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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Maxi incendio a Roma, dopo lo sgombero l'area era stata abbandonata

In fiamme nella notte una discarica abusiva in via Collatina Vecchia. Il M5s al contrattacco: "La bonifica sarebbe dovuta partire in questi giorni ma qualcuno ha fatto prima di noi. E' chiaro che diamo fastidio"

Tiene banco a Roma il caso del rogo scoppiato intorno alle 22 di ieri in una discarica abusiva in via Collatina Vecchia, all’altezza della stazione Palmiro Togliatti, periferia est della Capitale. L’incendio è divampato in un’area rurale di 400 metri, di proprietà del Comune, e già sotto sequestro. Il fumo e il forte odore acre hanno invaso molte zone della città: dal Prenestino a Centocelle, da Colli Aniene fino a Tor Tre Teste. I residenti lo hanno subito definito un disastro annunciato. Fino allo scorso 6 febbraio in quell’area c’era un accampamento rom: 35 baracche e sei tende.

Dopo lo sgombero nessuno però aveva provveduto alla bonifica dell’area. Anche dal treno", racconta un pendolare, "era possibile scorgere i resti delle baracche e dell'accampamento. Da settimane era così".

La stessa Virginia Raggi, in un post pubblicato su fb dopo lo sgombero, raccontava come all’interno fossero state trovate "tonnellate di guaine di cavi elettrici, molto probabilmente resti di furti di rame, e mini discariche di materiale edile. Le aree – proseguiva la sindaca - sono state poste sotto sequestro predisponendo nastri e new jersey per impedire nuovi accessi, mentre le bonifiche verranno svolte al più presto". Perché allora l’area non era stata oggetto di bonifica?

Incendio a Roma Est, il M5s al contrattacco: "E' chiaro che diamo fastidio"

"Come municipio", racconta a RomaToday Roberta Della Casa, presidente del IV municipio, "abbiamo stanziato i fondi per lo sgombero al quale è seguito il sequestro dell'area. Erano necessari ulteriori soldi per la bonifica che quindi non è stata contestuale. Stanziamenti che avevamo trovato e che, con una determina, stavamo trasformando in un intervento concreto".

Insomma, il municipio si era attivato. Lo sgombero, secondo Della Casa, sarebbe partito dopo i ponti di questi giorni. "Qualcuno però ha fatto prima di noi. Ha pensato bene di fare il giustiziere della notte e di dare fuoco ai rifiuti", continua la presidente che inquadra l'accaduto negli attacchi all'amministrazione. "E' chiaro che diamo fastidio. Quello di questa notte è solo l'ultimo episodio. Noi però non pieghiamo la testa: il nostro faro resta la legalità".

Sgombero baraccopoli Collatina Vecchia 4-2

La voce dei residenti

Secondo alcuni residenti però il Campidoglio ha le sue colpe. "Prima, ma anche dopo lo sgombero abbiamo sollecitato la bonifica dell'area", spiega Roberto Torre cittadino di Tor Sapienza da anni attivo contro la piaga dei roghi tossici. "Sapevamo che spostando l'attenzione su via Salviati con l'arrivo dell'esercito, altre aree sarebbero state possibili oggetto di ritorsioni. Puntuale la nostra previsione si è avverata". 



 

Torre, come tanti cittadini delle zone vicine all'incendio, parla di "notte da incubo" e attacca: "Siamo stanchi della sfilata della modella che è in Campidoglio. Invece di ascoltarci viene a Pasqua, senza preavviso, a portare le colombe all'esercito, evitando con noi ogni tipo di confronto. Se ci avesse ascoltato quanto accaduto questa notte si sarebbe evitato". 

Il post di Virginia Raggi

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