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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali

"Omicidio volontario" per l'uomo che ha travolto i due fidanzati in Val di Susa

Cambia l'orientamento della procura: dalla relazione dei carabinieri è emerso chiaramente che non ci sono stati segni di frenata

Diventa di omicidio volontario l'accusa per Maurizio De Giulio, l'uomo di 50 anni che domenica a Condove, in val di Susa, ha travolto la moto su cui viaggiavano Elisa Ferrero, 27 anni, medico specializzando di Moncalieri, e il fidanzato 29enne residente a Torino. 

Lo ha stabilito il pm Paola Stupino, che inizialmente aveva disposto il fermo per omicidio stradale, dopo avere ricevuto la relazione dei carabinieri da cui si evince che non ci sono stati segni di frenata nell'impatto tra il furgone Ford Transit e la moto travolta alla rotonda del Gravio. De Giulio è anche accusato di lesioni volontarie gravissime per i danni subiti dal ragazzo e di guida in stato di ebbrezza per essere risultato positivo all'alcoltest con un livello di sangue pari a più del doppio rispetto al limite stabilito dalla legge.

Inizialmente l’uomo era stato arrestato per omicidio stradale. La richiesta è stata avanzata nel corso dell’udienza di convalida di fermo. L’incidente è avvenuto dopo una lite tra il motociclista e l’automobilista forse per una precedenza non data. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo alla guida del van ha inseguito la moto per poi investirla alla rotonda di Condove (Torino). Nell’impatto una giovane di 27 anni Elisa Ferrero, ha perso la vita, mentre il suo fidanzato Matteo Penna è ricoverato in gravi condizioni al Cto di Torino. L’uomo era risultato positivo all’alcool test. Non ci sono tracce di frenata sul luogo dell’incidente. 

Incidente in val di Susa: cosa dice la perizia

È quanto emerge dalla perizia disposta dalla Procura di Torino, che parla di "volontarietà della condotta omicidiaria dell’arrestato". L’assenza di tracce di frenata si evince da "un video registrato dalla telecamera di un impianto di sorveglianza della zona, ai rilievi fotografici e planimetrici, nonché grazie all’analisi dello stato e dei danni riportati dai veicoli coinvolti nello scontro e sequestrati".

"Appare certo che il fronte dell’autocarro ha urtato le strutture posteriori della moto con quest’ultima in normale assetto di marcia e trovandosi i due veicoli pressochè allineati tra loro" ha scritto in una nota il procuratore capo della Repubblica di Torino, ricostruendo la dinamica dell’incidente. La vittima viene ancora spiegato "dopo essere stata disarcionata dalla moto, è terminata sotto le strutture del Transit ed è stata verosimilmente trascinata per alcuni metri fino alla posizione di quiete finale". 

Indagini ancora in corso

L’uomo alla guida è risultato positivo a tre alcool test. "Ovviamente le indagini sono ancora in corso per acquisire altri elementi - ha precisato ancora Spataro – ma alla luce di quelli sin qui acquisiti, questo ufficio ha richiesto in data odierna, al Giudice per le Indagini Preliminari competente, la convalida dell’arresto e la applicazione nei confronti dell’arrestato della misura cautelare della custodia in carcere per i reati di: omicidio volontario e lesioni volontarie gravi".

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