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Mercoledì, 24 Aprile 2024

"Note spese gonfiate durante Euro 2016": indagini su giornalisti e dipendenti Rai

In corso accertamenti della polizia francese sulle ricevute emesse da un ristorante di Parigi gestito da un italiano, scrive Repubblica. Viale Mazzini chiede chiarimenti

La polizia francese sta indagando su una serie di ricevute di pranzi e cene che un ristoratore italiano, da anni a Parigi, avrebbe fatto durante i campionati europei di calcio 2016 a oltre una decine di dipendenti Rai, compresi 7 giornalisti di Rai Sport. Lo rivela Fulvio Bianchi su Repubblica, secondo il quale il ristorante è già stato interrogato dagli agenti parigini per stabilire se quelle note spese erano false o gonnfiate.

Secondo le informazioni riportare dal giornalista, al centro dell'indagine ci sarebbero delle ricevute, tutte identiche, ciascuna di 70 euro a pranzo e a cena per l'intero periodo della trasferta.

L'eco dell'indagine è arrivata anche a viale Mazzini, che ha già inviato una lettera di contestazione e richiesta di chiarimenti ai 18 dipendenti Rai coinvolti, che hanno tempo fino a domenica per presentare le loro controdeduzioni. Dopo di che, i vertici Rai decideranno se e quali provvedimenti disciplinare intraprendere.

"C'è da stabilire adesso se le fatture erano davvero false, e quante erano: il rischio è la sospensione dal servizio, se non peggio. L'inchiesta è solo agli inizi", scrive Repubblica,  mentre sulla vicenda sono intervenuti anche l'Usigrai (il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini) e il cdr di Raisport. 

"Ancora una volta qualcuno ha messo il fango davanti al ventilatore per sporcare la Rai. Sono in corso verifiche. Ricordiamo ai garantisti a giorni alterni che le verifiche si fanno per accertare i fatti e non sono un preannuncio di condanna. Se qualcuno ha sbagliato, deve pagare - dicono il sindacato e il comitato di redazione - Ma se invece le accuse verranno smontate, a pagare dovrà essere chi infanga il buon nome dei dipendenti Rai. Quindi pretendiamo chiarezza, con urgenza, e che le verifiche vengano fatte con scrupolosità e senza processi sommari. La Rai, a propria tutela, assicuri riservatezza fino a che non sarà fatta chiarezza".

Fonte: La Repubblica →
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