rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Influenza, la grande fuga dalle vaccinazioni: "Tra un mese mezza Italia sarà a letto"

Secondo l'Istituto superiore di sanità (Iss) se il numero di vaccinati non aumenterà a breve, tra gennaio e febbraio mezza Italia si ritroverà a letto. Cinque anni fa si vaccinava il 19 per cento della popolazione, ora solo il 13 per cento. E il clima mite di queste settimane ha fatto sì che il virus sia rimasto "in naftalina"

Il rischio è concreto, e c'è poco da scherzare. Il numero di italiani che si sono vaccinati per l'influenza è crollato, e il clima mite di queste settimane ha fatto sì che il virus sia rimasto "in naftalina". Secondo l'Istituto superiore di sanità (Iss) se il numero di vaccinati non aumenterà a breve, tra gennaio e febbraio mezza Italia si ritroverà a letto. 

CALO MARCATO - Per dare un'idea della proporzione, quest'anno il calo dei vaccini antinfluenzali è del 30 per cento. Cinque anni fa si vaccinava il 19 per cento della popolazione, ora solo il 13 per cento. Paradossalmente sono proprio coloro che avrebbero più bisogno di vaccinarsi che non lo fanno più: gli anziani sono passati dal 68 per cento di immunizzati nel 2006 al 48,6 per cento dello scorso anno. 

CAMPAGNA VACCINAZIONI - L'allarme è stato lanciato qualche tempo fa anche dai medici di famiglia riuniti a Firenze per il Congresso Nazionale della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg). "Dobbiamo invertire questa tendenza e far capire a tutta la popolazione l'importanza di questo presidio sanitario - afferma Claudio Cricelli Presidente Nazionale della Simg -. Noi medici di famiglia vogliamo dare il buon esempio e combattere la diffidenza. Per questo lanciamo la campagna #NoiCiVacciniamo. Noi crediamo fortemente nelle immunizzazioni perché sono il più importante strumento di prevenzione delle malattie infettive e di difesa della salute pubblica. Riducono le complicanze al nostro organismo, evitano ricoveri a volte inutili e favoriscono l'efficienza dell'assistenza sanitaria. Come medici #NoiCiVacciniamo perché quest'azione rappresenta un atto di responsabilità sociale verso i nostri pazienti e l'intera collettività".

FALSI MITI - "I vaccini non sono solo una semplice puntura - aggiunge Ovidio Brignoli vice presidente della Simg - Permettere, ogni anno, a centinaia di migliaia di persone di immunizzarsi richiede una grande capacità organizzativa di tutto il sistema sanitario nazionale. I medici di famiglia svolgono un ruolo fondamentale in questo processo. E siamo sempre più chiamati a incoraggiare i nostri assistiti a vaccinarsi. In Italia le immunizzazioni hanno avuto una crescita costante nel corso degli anni 90 e 2000. Nell'ultimo triennio invece stiamo assistendo ad un calo preoccupante. Questa pratica medica viene da molti considerata ormai superflua se non addirittura pericolosa per la salute. Bisogna sfatare questi falsi miti privi di ogni fondamento scientifico. Negli ultimi cinque anni si stima che siano morte 5.600 persone over 65 all'anno per complicanze legate all'influenza. Senza i vaccini avremo avuto il doppio dei decessi".

REGIONI - "Da metà ottobre ad oggi sono già stati colpiti circa 1 milione di italiani e abbiamo avuto oltre 800mila infezioni respiratorie e quasi 200mila casi di influenza clinica - sottolinea Aurelio Sessa, presidente regionale Simg Lombardia e medico sentinella -  La regione più colpita è stata la Basilicata con 3.55 casi per mille abitanti, mentre quella meno interessata dall'epidemia è la Puglia con 0.23 casi per mila abitanti. In Toscana la scorsa settimana invece 2.630 persone sono rimaste a letto per colpa dell'influenza. A livello nazionale il picco è previsto, secondo l'attuale trend, per gennaio".

INFLUENZA STAGIONALE - L'influenza stagione è una patologia respiratoria acuta che ogni anno interessa circa l'8% della popolazione italiana. Le persone a rischio sono gli anziani over 65, le donne in gravidanza, chi soffre di malattie croniche-respiratorie o cardiache e tutti gli operatori sanitari. A tutte queste categorie il vaccino è offerto gratuitamente dal sistema sanitario nazionale. "Anche i bambini da 0 a 4 anni dovrebbero sottoporsi all'immunizzazione - conclude il dott. Cricelli -. In questa fascia d'età infatti registriamo un'incidenza del 2.32 per mille contro i 0.40 casi per mille registrati tra gli over 65. Ricordiamo infine che contro l'influenza stagionale è necessario che tutti seguano alcune semplici misure di protezione individuale, come coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce, lavarsi spesso le mani e usare la mascherina nei luoghi di cura come gli ospedali".

Le morti direttamente correlate all’influenza nel 2014 sono state “solo” 163, ma si stima che quelle correlate siano almeno 8mila, a causa soprattutto di complicazioni del sistema respiratorio e cardiovascolare.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Influenza, la grande fuga dalle vaccinazioni: "Tra un mese mezza Italia sarà a letto"

Today è in caricamento