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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute / Stati Uniti d'America

Stati Uniti, è di nuovo rischio influenza aviaria

Trovati morti sulle coste del nord-est degli Usa 162 foche colpite dal nuovo ceppo H3N8. Università di Columbia: "E' pericolo anche per gli esseri umani"

Torna il rischio "influenza aviaria". E ritorna dagli Stati Uniti dove i ricercatori hanno analizzato diversi esemplari di cuccioli di foca morti di polmonite sulle coste nordorientali.

Secondo lo studio portato avanti dall'Università di Columbia di New York e pubblicato sulla rivista 'Società americana di microbiologia' il nuovo ceppo di aviaria, denominato H3N8, "avrebbe causa il decesso di 162 foche lo scorso anno" e "sarebbe pericoloso anche per gli esseri umani".

"Le nostre scoperte confermano l'importanza di sorvegliare la vita animale per anticipare e prevenire le pandemie", ha dichiarato Ian Lipkin, professore di epidemiologia all'Università di Columbia.

"Il virus dell'Aids, la Sars o l'influenza aviaria sono tutti esempi di malattie infettive provenienti dagli animali", spiega Lipkin, "qualsiasi epidemia sia tra gli animali domestici che in quelli selvatici rappresenta un potenziale pericolo per l'uomo".

Gli scienziati sono riusciti a ricomporre l'intera sequenza del Dna di questo nuovo ceppo, che nasce da un virus influenzale fra i volatili selvatici del Nordamerica iniziato nel 2002. 

Da allora il virus è mutato per arrivare ad infettare dei mammiferi attraverso le vie respiratorie. L'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha recensito 606 casi umani di influenza aviaria (virus H5N1) dal 2003, di cui 357 casi mortali. L'influenza suina (virus H1N1) è partita dal Messico nel 2009 e si è diffusa molto rapidamente causando la morte di 17mila persone. 

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