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Venerdì, 19 Aprile 2024
MALANNI DI STAGIONE / Italia

Influenza, picco in arrivo: 350 mila italiani a letto

La situazione che sta vivendo il nostro Paese non è paragonabile a quanto accade negli Usa, dove l'epidemia ha messo in ginocchio ben 44 Stati costringendo ad allestire tendopoli fuori dagli ospedali

In aumento i casi segnalati di influenza, ma quello che accade in Italia è davvero irrisorio, rispetto alla vera emergenza che si sta vivendo in alcuni stati Usa.

Il picco dell'epidemia di influenza sta arrivando in tutta la Penisola: nella prima settimana di gennaio sono stati colpiti dal virus 200mila italiani. E in questa settimana si registra un aumento significativo, con stime che indicano circa 350mila persone colpite, quindi quasi un raddoppio rispetto ai 7 giorni precedenti. Ma la situazione che sta vivendo il nostro Paese, e più in generale l'Europa, non è paragonabile a quanto accade negli Usa, dove l'epidemia ha messo in ginocchio ben 44 Stati costringendo ad allestire tendopoli fuori dagli ospedali per la mancanza di posti letto. Lo precisa Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg9: "Grazie alla nostra rete di medici sentinella - spiega - siamo in grado di fornire con tempestività informazioni sull'evoluzione della patologia e svolgiamo un'attività sia di tipo epidemiologico che virologico".

In Europa l'attività del virus sta aumentando con maggiore intensità nelle zone settentrionali e occidentali del continente. Il ceppo più diffuso negli Usa, l'A/H3N2, che può provocare gravi complicazioni come la polmonite, è in minoranza nel Vecchio Continente.

"In Italia e in Europa - spiega Aurelio Sessa, presidente regionale Simg Lombardia e medico sentinella - assistiamo a un'importante circolazione di virus B dell'influenza (circa il 50% dei tamponi positivi per influenza sono positivi per il virus B) e le infezioni da virus A stanno incrementando con una maggior prevalenza per il virus pandemico A/H1N1, pari al 27% contro il 13% dell'A/H3N2. Ma è necessario mantenere alta la soglia d'attenzione grazie alla rete di sorveglianza, perché anche l'Europa potrebbe trovarsi in una situazione di emergenza se il virus A/H3N2 diventasse il più diffuso".

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