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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso Mediaset

Berlusconi, addio Europee: Cassazione conferma i due anni di interdizione

Dopo la condanna nel processo Mediaset, la Corte di Cassazione ha definitivamente confermato la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per il Cav. Per due anni non può votare né candidarsi. Il 10 aprile c'è l'udienza sull'affidamento in prova ai servizi sociali

ROMA - A meno di colpi di scena - l'ultima spiaggia è la Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo - Silvio Berlusconi non potrà candidarsi alle prossime elezioni europee, perché nei prossimi due anni non godrà del diritto di elettorato attivo e passivo. E' la prima conseguenza, immediatamente esecutiva, dopo la conferma dei due anni di interdizione dai pubblici uffici.

I giudici della Terza sezione penale della Cassazione, ieri, hanno infatti confermato la pena accessoria a carico dell'ex premier, nell'ambito del processo Mediaset per frode fiscale.  Berlusconi era già stato condannato con sentenza irrevocabile per frode fiscale alla pena principale di quattro anni di reclusione (tre coperti da indulto). E' stata accolta così la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione, Aldo Policastro.

I supremi giudici hanno dichiarato "irrilevanti" le questioni di incostituzionalità delle norme tributarie sollevate dalla difesa di Silvio Berlusconi e hanno "rigettato" nel resto il ricorso contro la sentenza emessa dalla Corte d'appello di Milano il 19 ottobre 2013. Quel verdetto aveva ridotto a 2 anni l'originaria interdizione dai pubblici uffici pari a 5 anni.

"Prendiamo atto con grande amarezza della decisione della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione - dichiara l'avvocato Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi - come abbiamo detto nel corso dell'udienza di oggi, avremmo ritenuto quantomeno necessario un approfondimento presso la Corte Europea di Strasburgo". Polemico il commento di Renato Brunetta: "Ancora una volta la giustizia italiana va in direzione opposta rispetto a quella europea. Dieci giorni fa la Corte europea dei diritti dell'uomo condannava l'Italia perché applicava due sanzioni per lo stesso fatto. Oggi la Corte di Cassazione raddoppia la pena per un fatto già sanzionato dalla legge Severino".

Il prossimo 10 aprile davanti ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano verrà discussa la richiesta di affidamento di Silvio Berlusconi ai servizi sociali. I legali del Cavaliere - il professor Franco Coppi e l'avvocato Niccolò Ghedini - illustreranno quale sarà l'attività socialmente utile che Berlusconi vorrebbe proporre. Il Cavaliere deve scontare un anno di servizi sociali che potrebbero diventare poco più di 10 mesi (sconto di 45 giorni) se nei primi 6 mesi di pena il comportamento del Cavaliere verrà giudicato positivamente.

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