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Martedì, 19 Marzo 2024
TERRORISMO

Isis, pubblicato manifesto di propaganda in italiano

Trovato online un documento di 64 pagine dal titolo "Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare" a firma "Mehdi". Tra foto e grafici, le minacce all'Italia: "Il Califfato Islamico conquisterà Roma come Muhammad profetizzò"

ROMA - Trovato un manifesto di 64 pagine attribuibile all'Isis scritto in perfetto italiano. Il testo - scrive il sito Wikilao, che lo ha scovato - circola da quale tempo nei forum online jihadisti ed è essenzialmente uno scritto di propaganda rivolto agli aspiranti terroristi nostrani.

IL TESTO - Intitolato 'Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare' e firmato "Il vostro fratello in Allah, Mehdi", il documento potrebbe essere stato elaborato con la collaborazione di persone legate all'Italia, se non proprio di italiani arruolatisi nell'Isis. E' ricco di foto e di grafici e ripropone tutti i temi della propaganda jihadista. "Propagare la conoscenza Islamica, correggere la comprensione della gente sulla religione, chiarire la verita'": sono questi, si legge, "i più importanti obiettivi da raggiungere fissati dalla politica dello Stato Islamico".

"ALLA CONQUISTA DI ROMA" - Il testo non contiene minacce esplicite all'Italia, ma vi è una chiara chiamata alle armi e si evoca la conquista di Roma: "Accorri al supporto del Califfato Islamico" che "ha allargato i propri territori... Per grazia di Allah i soldati sotto diretto controllo dello Stato Islamico sono in Algeria, Nigeria, Ciad, Libia, Egitto, Arabia Saudita, Yemen e altri Paesi ancora". E, sotto una mappa, questa didascalia: "Accorrete Musulmani, questo con il permesso di Allah è il Califfato Islamico che conquisterà Costantinopoli e Roma come Muhammad profetizzò".

ITALIA: "PRONTI A TUTTO" - "Le forze armate sono pronte a porre in essere un set di impegni operativi, come hanno dimostrato negli ultimi trenta anni, dai più complessi a quelli destinati al supporto umanitario. Il livello di impegno delle forze armate e' decretato soltanto dal livello politico". Queste le parole del nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Generale Claudio Graziano a Sky Tg24 circa le tensioni in Libia dopo le minacce dell'Isis. "Possiamo garantire che siamo in grado di porre in essere una diversificata tipologia di interventi che vanno dall'intervento di pace tradizionale, a quello umanitario, all'intervento anche in situazioni di alta intensità come è avvenuto in Afghanistan". 

GUERRA ALLA PROPAGANDA - "Ritengo che la propaganda - spiega il Gen. Graziano - sia un metodo utilizzato molto brillantemente in questo momento dall'organizzazione chiamata Isis nel quadro di una strategia. C'è un'esigenza di sicurezza non solo del Paese ma della comunità internazionale di essere rassicurati su questo fenomeno, che è un fenomeno complesso e che certamente richiede attenzione da parte dei governi a livello politico e preparazione e approntamento da parte delle forze armate", ha proseguito. "Evidentemente si tratta di comporre una risposta articolata e significativa da parte della comunità internazionale tenendo conto che ci troviamo di fronte a una minaccia di alto profilo che sicuramente non si esaurisce in poco tempo", ha concluso

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