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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Torino

Scoperta cellula Isis in Italia ma i 5 terroristi non possono essere arrestati

Lʼordinanza dei giudici non è esecutiva perché gli indagati possono ancora ricorrere in Cassazione

Avrebbero formato un gruppo collegato ad Isis i 5 tunisini destinatari di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere con l'accusa di terrorismo internazionale. Tuttavia, le misure però non possono essere eseguite a causa di questioni di procedura. La Procura di Torino aveva chiesto gli arresti il 17 maggio, ma un gip, il 21 giugno, aveva respinto l'istanza. Il pm Andrea Padalino ha fatto ricorso al tribunale del riesame del Piemonte, che nei giorni scorsi gli ha dato ragione. L'ordinanza dei giudici, però, non è esecutiva perché gli indagati possono ancora ricorrere in Cassazione. L'arresto, quindi, non può scattare.

La Procura di Torino ritiene che i cinque sospettati abbiano formato in Italia un gruppo collegato all'Isis. Tre di loro si trovano agli arresti domiciliari per droga, gli altri due invece sono liberi, uno dei quali è già stato espulso nel 2016.

Gli accertamenti sono nati da controlli su false dichiarazioni di studio all'Università di Torino presentate da stranieri per ottenere permessi di soggiorno. I militari hanno individuato i sospettati e hanno scoperto che nel frattempo si erano stabiliti a Pisa per dedicarsi allo spaccio di stupefacenti.

In indagine anche foreign fighters morti in Siria - Nell'inchiesta dei carabinieri del Ros ci sono anche i nomi di due tunisini morti in Siria. I due "foreign fighters" erano formalmente indagati dalla Procura: dopo un soggiorno in Italia erano andati a combattere in Medio Oriente e, alla loro morte, i compagni li avevano salutati come "martiri con post su Facebook.

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