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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Palermo, morta la ragazzina travolta da un'onda: i suoi organi salveranno 4 bambini

La 13enne stava prendendo il sole con la zia e la cugina. Grazie all'intervento di due bagnini il peggio sembrava evitato, poi le sue condizioni sono precipitate

Non ce l’ha fatta la ragazzina di 13 anni trascinata in mare da un’onda mentre prendeva il sole con la zia e la cugina. Ieri mattina i sanitari avevano avviato le procedure per dichiarare la morte cerebrale della ragazza, ma le cure dei medici e le preghiere dei familiari non sono bastate, scrive PalermoToday. La giovane aveva appena sostenuto gli esami di terza media alla scuola Felix Mendelssohn.

Dopo il consenso per il prelievo degli organi firmato dai genitori, questa mattina un’equipe composta da specialisti ha eseguito il prelievo di cuore, cornee, fegato e reni dal corpo della tredicenne.

Tutti gli organi sono destinati a pazienti pediatrici: il cuore andrà in Veneto, il fegato all’Ismett e le cornee alla Banca degli occhi che deciderà successivamente la destinazione in base alle liste d’attesa. Per i reni, scrive ancora Riccardo Campolo su PalermoToday, si attende nel pomeriggio l’esito delle prove di compatibilità prima di immetterli nel circuito nazionale pediatrico.

La dinamica dell'incidente

La tragedia è avvenuta sabato scorso all'Isola delle femmine, località balneare a pochi chilometri da Palermo: in un primo momento l’intervento dei bagnini che sono riusciti a tirarla fuori dall’acqua sembrava aver scongiurato il peggio, ma purtroppo così non è stato. Secondo una prima ricostruzione della Capitaneria di Porto pare che la ragazzina si trovasse su uno scoglio piatto a pelo d'acqua insieme alla zia e alla cugina. Ad un tratto un'onda l'avrebbe trascinata in mare. Ad accorgersene qualcuno dell'hotel che si trova sopra la scogliera e che, insieme ad altri, ha lanciato l'allarme alla guardia costiera alle 13,05.

Il salvataggio e la corsa in ospedale

Due bagnini si sono tuffati in acqua riuscendo a raggiungere con grande difficoltà la tredicenne che nel frattempo aveva bevuto parecchia acqua e aveva perso coscienza. Poi l'arrivo di un'imbarcazione civile, a bordo della quale sono stati fatti salire sia la ragazzina sia i due assistenti di salvataggio. Uno di loro, stremato, ha rischiato più volte di finire sott'acqua e finalmente è stato tirato su con la forza dagli altri soccorritori.

A bordo di un gommone della Guardia Costiera sono avvenute le prime manovre, ma la ragazzina aveva le vie aeree ostruite dall'acqua e dal cibo. Prima di arrivare in ospedale la ragazzina avrebbe subito due arresti cardiaci, ma grazie all’utilizzo di un defibrillatore il suo cuore aveva ripreso a battere. Il peggio sembrava scongiurato, ma dopo l’arrivo in ospedale le sue condizioni sono precipitate. Quei 4-5 minuti trascorsi con la testa sott'acqua, senza ossigeno al cervello, le sono stati fatali.

Adesso la guardia costiera e la polizia, che hanno avviato le indagini, comunicheranno il decesso al magistrato che dovrà valutare eventuali ipotesi di reato per la familiare che si trovava con le due ragazze e delle quali era responsabile.

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