rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Notizie curiose

L'Istat vince "un Nobel" per droga e prostituzione nel Pil

All'istituto di ricerca arriva l'IgNobel, il premio per le ricerche più folli del mondo, per aver inserito droghe e protituzione nel Pil. Ma sono stati premiati altri italiani: dei ricercatori di Bari

E' un premio internazionale e conosciuto, soltanto che a differenza del suo "fratello maggiore" l'IgNobel viene assegnato nell'Università di Harvad e non in Svezia ed è il riconoscimento che va alle ricerche più 'folli'. Ogni anno la premiazione e l'evento è organizzato dalla rivista scientifico-umoristica Annales of Improbable Reserch e tra i vincitori dell'edizione corrente c'è l'Istat.

Le ragioni del premio sono molto semplici: a Boston non è passata sotto silenzio la scelta dell'istituto di ricerca di includere nel calcolo del Pil anche attività illegali come droga e prostituzione. Per questo si è guadagnato il l'IgNobel nella categoria Economia. Ecco la spiegazione da parte dei giudici:
 

Per essersi orgogliosamente assunta il compito di adempiere al mandato dell'Unione Europea di aumentare la dimensione ufficiale dell'economia nazionale includendo i ricavi da prostituzione, vendita di droghe illegali, contrabbando, e tutte le altre operazioni finanziarie illecite

Gli IgNobel esistono dal 1991 e i premi vanno alle ricerche "che fanno inizialmente ridere e poi riflettere" in dieci diversi ambiti. Quest'anno il nostro Paese si è distinto. 
Per essersi orgogliosamente assunta il compito di adempiere al mandato dell'Unione Europea di aumentare la dimensione ufficiale dell'economia nazionale includendo i ricavi da prostituzione, vendita di droghe illegali, contrabbando, e tutte le altre operazioni finanziarie illecite. Oltre all'Istat ha ricevuto un riconoscimento anche uno studio dell'università di Bari che ha misurato il potere 'antidolorifico' dell'arte, che dimostra come il dolore causato dalla 'bruciatura' di un raggio laser, mentre si osserva un bel quadro, è inferiore a quello che si prova quando si guarda un'opera brutta.

I nostri connazionali sono in buona compagnia: alcuni ricercatori americani hanno cercato di comprendere scientificamente se avere dei gatti può essere negativo per la propria salute mentale. Poi biologi norvegesi si sono chiesti se le renne dell'arcipelago artico delle Svalbard sono spaventate dagli uomini vestiti con un abbigliamento che gli ricorda gli orsi polari. Il riconoscimento per la fisica è andato a ricercatori giapponesi dell'Università di Kitasato per aver misurato i coefficienti di attrito della buccia di banana con il pavimento e le scarpe di chi ci cammina sopra. Infine per le neuroscienze il premio è andato allo studio cinese che ha registrato ciò che avviene nel cervello di chi vede l'immagine di Gesù su un toast.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Istat vince "un Nobel" per droga e prostituzione nel Pil

Today è in caricamento