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Giovedì, 28 Marzo 2024
TERRORISMO

Expo e Giubileo, paura Isis: l'Italia si difende così

Dopo la strage di Tunisi, costata la vita a quattro connazionali, parte l'operazione "Mare sicuro": più aerei e navi nel Mediterraneo. Gli 007 italiani puntano la lente sui grandi eventi che si svolgerenno a breve

ROMA - Dopo l'attentato al museo Bardo di Tunisi, nel quale sono morti quattro italiani, il governo ha deciso di rafforzare il controllo nel Mediterraneo, aumentando sia le navi che gli aerei a difesa dell’area. La polveriera nordafricana è vicina. E il tentativo dell'Isis di infiltrarsi nel Nordafrica rappresenta un serio pericolo per gli interessi italiani: preoccupano sia il fronte libico - dove il Paese è in balìa delle milizie estremiste - che quello tunisino.

OPERAZIONE NEL MEDITERRANEO - Nei giorni scorsi nelle acque del Mediterraneo centrale è iniziata l'esercitazione della Marina Militare "Mare aperto". Ora si trasformerà in una nuova missione, chiamata "Mare sicuro". "A seguito dell'aggravarsi della minaccia terroristica, resa di drammatica evidenza anche dagli eventi in Tunisia - ha annunciato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti alle Camere - si è reso necessario un potenziamento del dispositivo aeronavale". Ci saranno così ulteriori unità navali, team di protezione marittima, aerei, elicotteri, velivoli a pilotaggio remoto e da ricognizione elettronica. Gli obiettivi sono molteplici: protezione delle linee di comunicazione, dei natanti commerciali e delle piattaforme off-shore nazionali, sorveglianza delle formazioni jihadiste.

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VIGILANZA E SICUREZZA - Il compito assegnato alle unità navali e agli assetti aerei sarà quello di incrementare il dispositivo di sorveglianza davanti alle coste del Nord Africa. Si punta così ad assicurare un più rapido intervento in caso di necessità per la tutela di connazionali in pericolo e per la sicurezza di infrastrutture di interesse nazionale come aziende e piattaforme petrolifere italiane situate nelle aree a rischio. In tutto dovrebbero essere quindi impegnati circa mille militari, che andranno ad aggiungersi ai 3.900 soldati che, sul territorio italiano, prendono parte in questi mesi all'analoga operazione 'Strade Sicure' per la vigilanza degli obiettivi sensibili a rischio di attentato terroristico. Non si tratterà comunque di un blocco navale, ma di una missione operativa per innalzare il livello di vigilanza e di sicurezza in mare.

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I GRANDI EVENTI - Come riporta l'agenzia Ansa, le maglie delle forze di polizia e dell'intelligenze si stringono anche sul fronte interno. I servizi segreti monitorano con preoccupazione i prossimi eventi di grande risonanza mediatica, a cominciare dall'ostensione della Sindone in programma fra un mese a Torino, per proseguire con l'Expo e il Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco. Verifiche sono in corso inoltre su alcuni detenuti tunisini in passato detenuti in Italia. Dalla Tunisia sono passati per l'Italia pure diversi foreign fighters andati a combattere nei teatri di guerra di Iraq e Siria sotto le bandiere dell'Islamic State, di Al Nusra e di altre formazioni jihadiste.

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