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Sabato, 20 Aprile 2024
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Attentato a Berlino: "Così io e mio marito siamo sopravvissuti alla strage"

Elisabetta Ragno si trovava nella capitale tedesca insieme al compagno, Giuseppe La Grassa. "Ho sentito un rombo e ho visto mio marito a terra ", ha detto a Riccardo Campolo di PalermoToday

Lui ha una profonda ferita suturata con 25 punti in testa, una frattura allo zigomo e il volto tumefatto. Sua moglie, per una manciata di secondi, non si è trovata nella traiettoria del tir che ha travolto la folla al mercato natalizio di Charlottesburg nell'attentato avvenuto due giorni fa a Berlino. Sono rientrati a casa ieri sera il palermitano Giuseppe La Grassa e la sua compagna Elisabetta Ragno, due trentenni che si trovavano nella capitale tedesca per festeggiare il primo anno di matrimonio.

"Siamo vivi per miracolo. Abbiamo sentito il rombo del motore - spiega la donna a PalermoToday - e lo abbiamo visto avvicinarsi a gran velocità. Mio marito è stato colpito dalla parte posteriore del tir, mentre io mi trovavo ancora in una bancarella e stavo pagando due panini. Siamo contenti di essere qui e avere ancora la possibilità di raccontare l’accaduto". Intanto gli investigatori sarebbero sulle tracce di un tunisino di 24 anni, di cui è stato trovato un documento sotto il sedile del mezzo pesante che ha investito e ucciso 12 persone e ne ha ferite altre 48. 

Erano le 19.30 quando la coppia, due animatori turistici, si trovava nel cuore della parte occidentale di Berlino. Dopo aver mangiato qualcosa e aver bevuto due bicchieri di vino caldo avrebbero proseguito la loro serata, una delle ultime prima di rientrare a Palermo. "Giuseppe si era allontanato mentre io - aggiunge Elisabetta - stavo ancora pagando e per questo mi sono intrattenuta ancora un po'". 

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