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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Messico

Italiani scomparsi in Messico, la famiglia: "Temiamo siano rinchiusi in carcere"

I parenti di Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino chiedono alla Farnesina di insistere sulla pista della polizia locale

Non si hanno ancora notizie dei tre napoletani scomparsi in Messico dal 31 gennaio.

I familiari di Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino sono convinti che "siano rinchiusi in un carcere" in Messico, come dice a Il Mattino il portavoce della famiglia, Gino Bergamé. "La nostra unica possibilità rimane affidarci alla Farnesina che deve insistere sulla pista che porta al commissariato di Tecalitlan dove, nel giorno della scomparsa, una operatrice ci assicurò al telefono che i tre italiani erano in loro custodia". 

Aperta un'inchiesta sulla scomparsa dei tre cittadini italiani in Messico 

La famiglia chiede inoltre di tenere alta l'attenzione sul caso, mentre Bergamé riferisce di contatti con i parenti di altre persone anche loro all'oscuro della sorte dei propri cari.

I familiari: "Li fanno marcire in carcere"

"Qualcuno di noi - aggiunge - ha anche pensato di raggiungere il Messico ma, a parte la mancanza di diponibilità economica, crediamo, vista la reticenza finora mostrata dalle istituzioni messicane, che sarebbe un viaggio a vuoto e, forse, anche pericoloso". 

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