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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Napoli

Tre italiani scomparsi in Messico, prima svolta: arrestati tre poliziotti locali

Tre poliziotti sono stati arrestati perché "accusati di aver consegnato i tre italiani a un gruppo di civili armati"; un quarto rappresentante delle forze dell'ordine è tutt'ora ricercato. Per la famiglia di Vincenzo Cimmino, Raffaele e Antonio Russo sono giorni "oscuri e drammatici"

C'è una prima importante svolta nel caso dei tre napoletani scomparsi nello stato di Jalisco, in Messico. Tre poliziotti sono stati arrestati perché "accusati di aver consegnato i tre italiani, Vincenzo Cimmino, Raffaele e Antonio Russo, a un gruppo di civili armati" secondo la stampa locale. La zona è purtroppo molto conosciuta per la criminalità organizzata e le bande armate. E' un "feudo" del Cartel Jalisco Nueva Generación, una delle organizzazioni criminali più potenti del Messico, i cui legami con alcuni membri corrotti delle forze dell'ordine non sono un mistero per nessuno.

Napoletani scomparsi a Tecalitlán, il Messico chiede all'Italia la loro fedina penale

I tre poliziotti arrestati in queste ore vengono interrogati: potrebbero indirizzare rapidamente le indagini. Oltre ai tre agenti arrestati, tutti operativi a Tecalitlan, come riferiscono i media locali citando fonti federali, è ricercato un quarto rappresentante delle forze dell'ordine. Nella giornata di giovedì NapoliToday ha raccolto l'appello di Gino Bergamè, parente dei tre napoletani scomparsi in Messico, che ha chiesto "massima collaborazione" e ha rivelato che per la famiglia sono giorni "oscuri e drammatici"

L'appello di Bergamè su NapoliToday:

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