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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Tolosa: blitz concluso, morto il killer

Dopo oltre 30 ore di assedio, ucciso con un colpo alla testa il 24enne: "Saltato dalla finestra sparando". Gruppo vicino ad al-Qaeda rivendica la strage

Si è concluso con la morte del killer e il ferimento di tre agenti, uno dei quali in gravi condizioni, il lungo assedio dell'attentatore di Tolosa. Dopo alcune ore in cui gli agenti si erano convinti del suo suicidio, non ricevendo più risposte dall'interno dalle prime ore di questa mattina, il blitz. Il killer si era rifugiato in bagno ed ha opposto una strenua resistenza alle forze dell'ordine. Quindi si sarebbe lanciato da una finestra con una pistola in mano continuando a sparare, crollando a terra senza vita dopo una raffica di colpi espolsi dalle forze speciali, uno dei quali lo ha colpito alla testa.

Una lunga sparatoria, con alcune esplosioni che si sono chiaramente sentite dall'esterno dell'abitazione, e alla fine la notizia: il killer è stato ucciso, tre agenti sono rimasti feriti "non in modo grave" ha spiegato il ministro dell'Interno Claude Guèant ai giornalisti subito dopo il blitz.

L'epilogo "Voglio morire con le armi in pugno", avrebbe detto Merah, secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno francese. 

Dopo diversi tentativi di assalto degli agenti respinti dal giovane a colpi di arma da fuoco e lunghe trattative via radio, le forze speciali della polizia hanno cominciato una battaglia di logoramento per costringere Merah, 23 anni, ad arrendersi. A intervalli regolari durante la notte hanno fatto esplodere potenti cariche vicino alle sue finestre, allo scopo evidente di impedirgli di dormire e di spezzargli i nervi.

La facciata dell'edificio (completamente evacuato) è stata illuminata da potenti riflettori. La polizia ha tolto acqua, gas ed elettricità all'appartamento del giovane. "Prima ha detto che si voleva arrendere, poi ha cambiato idea"

"Non è certo che il presunto killer di Tolosa sia ancora vivo". Lo aveva detto il ministro dell'Interno francese Claude Gueant durante la mattinata di silenzio delle trattative. Il ministro ha spiegato che la polizia non ha avuto "alcun contatto" con Mohamed Merah durante la notte. Il giovane secondo il ministro ieri sera era entrato in una "logica di rottura" e aveva detto di "voler morire con le armi in pugno". Nella notte, diversi colpi di arma da fuoco sono stati uditi nella zona presidiata dalle teste di cuoio attorno alla casa in cui si è barricato l'uomo. Intorno alle 11.30 il blitz finale. 

Il messaggio del presidente Sarkozy - Il primo pensiero del presidente francese è per le famiglie colpite "da un lutto devastante, attorno alle quali tutta la Francia sente il bisogno di stringersi". Quindi un "ringraziamento alle forze dell'ordine e agli inquirenti". E ora? In primis, sottolinea Sarkozy, "la Francia deve continuare a restare unita: nessuno spazio alla rabbia e capire, tutti, che la componente musulmana della nostra collettività non ha niente a che vedere con l'assassino che, prima di uccidere quattro persone di religione ebraica, ha fatto fuoco su cittadini che non erano ebrei". 

Celluta vicina ad al-Qaeda rivendica la strage - Con un comunicato in lingua araba diffuso da alcuni forum jihadisti, tra cui quello degli Ansar, il gruppo 'Falange Tareq Bin Zayad - Brigata Jund al-Khilafah annuncia che "il 19 marzo uno dei nostri cavalieri dell'Islam, Yousef il francese, ha riempito i nostri cuori diffondendo il terrore in quelli dei miscredenti, con un'operazione che ha colpito le basi dell'alleanza cristiano-sionista. Annunciamo quindi la responsabilità di questa operazione benedetta". La firma usata per la rivendicazione è l'insieme di due sigle già note. La prima, Tareq Bin Zayad, è il sottogruppo di al-Qaeda nel Maghreb islamico, la seconda parte, Jund al-Khilafah, è quella usata da un gruppo uzbeko.

(Foto da lemonde.fr)

 

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