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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Terremoto

Sisma, L'Aquila in piazza contro l'Ue e la "burofollia": no alla restituzione delle tasse sospese

Si tratta di 350 cartelle esattoriali giunte ad altrettanti imprenditori locali per interventi relativi al sisma del 2009. Meloni: "Provvedimento folle". Ma l'Ue precisa: restituire solo compensazioni ingiustificate

"No al terremoto fiscale". "Reduci dal terremoto, vittime dello Stato". E ancora: "La 'burofollia di Stato' fa chiudere le imprese terremotate”. Sono migliaia a L'Aquila i cittadini scesi in piazza per dire di no alla restituzione delle tasse sospese a imprese e professionisti richiesta dalla Commissione Europea che considera le somme aiuti di Stato.

Si tratta di 350 cartelle esattoriali giunte ad altrettanti imprenditori locali che impongono la restituzione entro 30 giorni delle tasse sospese dopo il terremoto del 2009 a imprese e professionisti che operano nel cratere.

In corteo volti noti della politica (la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha sfilato insieme al sindaco della città Pierluigi Biondi), commercianti, imprenditori, studenti e semplici cittadini.  In tanti, dalle istituzioni alle associazioni di categoria, dai sindacati agli imprenditori, hanno protestato non appena sono arrivate le prime cartelle e ora chiedono di essere ascoltati.

Cartelle esattoriali sospese, manifestazione a L'Aquila

La manifestazione è stata organizzata da Comune dell'Aquila e Regione Abruzzo per dire no alla richiesta di pagamento per intero richiesta dalla Commissione Europea, anziché con abbattimento del 60% come previsto dalla legge, delle tasse sospese a imprese e professionisti nel cratere del sisma del 2009.

Per il primo cittadino Pierluigi Biondi, quella degli aquilani è "una battaglia di civiltà, di cui ha bisogno l’Italia intera. Serve a ricordare al Governo, attuale e futuro, che vengono prima i diritti della propria Nazione e poi le norme europee. Oggi, ancora una volta di più, sono orgoglioso di poter rappresentare la mia comunità in questa difficile sfida! No al terremoto fiscale".

Meloni: "Provvedimento folle"

 "Comporre un governo serve anche a difendere i bisogni e diritti dei cittadini in Europa", scrive invece su Facebook Giorgia Meloni. "Oggi sono scesa in piazza all'Aquila al fianco del sindaco Biondi per dire no a un provvedimento folle dell’Unione Europea, che pretende la restituzione degli aiuti che furono fatti agli imprenditori dopo il terremoto del 2009. Noi vogliamo andare al governo per andare in Europa, battere i pugni sul tavolo e dire che queste ingiustizie non le accettiamo più".

Cartelle esattoriali alle imprese del sisma, come stanno le cose

Come ricostruito dall’Ansa, la Commissione Europea sostiene che le agevolazioni fiscali concesse alle imprese, non fossero ben mirate in quanto "non richiedevano in alcun modo di dimostrare di aver subito danni". Così, sempre secondo l’Ue, alcune imprese avrebbero ottenuto compensazioni senza aver sofferto danni, mentre altre avevano ricevuto agevolazioni maggiori dei danni subiti.

L’Ue: restituire solo compensazioni ingiustificate

Un portavoce dell’Ue ha dunque fatto sapere all’Ansa che la commissione chiede la restituzione delle sole compensazioni ingiustificate, “ovvero quelle ricevute da imprese che non avevano attività economiche ma solo la sede legale sul territorio o che hanno ricevuto di più rispetto ai danni subiti”.

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