A Manchester per lavorare, ragazza bresciana uccisa in casa: fermate due persone
La 26enne avrebbe dovuto iniziare a lavorare entro pochi giorni in un istituto di Manchester come infermiera. Fermate due persone
Una ragazza di 26 anni, originaria del Senegal ma residente nel bresciano da quando era piccola, è stata trovata morta nel suo appartamento a Manchester, dove si era trasefrita per lavorare come infermiera.
Lala Kamara avrebbe dovuto iniziare a lavorare lunedì in un istituto di Manchester. Da tempo viveva in Inghilterra, dove aveva iniziato facendo la baby sitter. I genitori, che vivono a Ponte San Marco, sono stati avvertiti da un'amica e il padre è già volato a Manchester per parlare con i poliziotti.
Bresciana trovata morta a Manchester, le indagini
Due giovani - un ventunenne e un venticinquenne - sono stati fermati dalla polizia che li considera in qualche modo responsabili dell'accaduto. Secondo le prime informazioni, Lala sarebbe stata uccisa. A dare l'allarme sarebbe stata la coinquilina. In attesa degli accertamenti medico-legali e dell'autopsia, la salma rimarrà a Manchester ancora qualche giorno, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
"Il consolato italiano a Londra, in stretto raccordo con la Farnesina e con le autorità locali, segue con la massima attenzione il caso di Lala Kamara, deceduta a Manchester, ed è in costante contatto con i famigliari della connazionale, per garantire loro ogni possibile assistenza", riferiscono fonti del ministero degli Esteri all'Adnkronos.