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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Braccialetto e a casa: Lavitola ai domiciliari

Il Tribunale del riesame di Napoli ha concesso i domiciliari all'ex direttore dell'Avanti, condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi per tentata estorsione ai danni di Berlusconi

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha concesso i domiciliari all'ex direttore dell'Avanti, Valter Lavitola, nell'ambito del procedimento che si era concluso in primo grado con una condanna a 2 anni e 8 mesi per tentata estorsione ai danni di Silvio Berlusconi.

I giudici hanno accolto l'appello dell'avvocato Gaetano Balice. Si è ora in attesa che il Dap provveda alla dotazione di un braccialetto elettronico per il controllo a distanza secondo quanto stabilito in precedenza dal gup.

Lavitola dovrà comparire davanti al gip, Amalia Primavera, il prossimo 27 giugno nell'ambito di un altro procedimento, quello relativo alla compravendita di senatori. Quel giorno insieme al faccendiere saranno ascoltati anche Silvio Berlusconi e Sergio De Gregorio. L'accusa contestata ai tre, per fatti avvenuti nel 2006-2007, è di concorso in corruzione.

Berlusconi, secondo l'accusa, avrebbe versato una somma quantificata in tre milioni di euro, di cui parte in nero, a De Gregorio, che era stato eletto nelle liste dell'Italia dei Valori, perchè l'esponente politico passasse allo schieramento di centrodestra. Lavitola sarebbe stato il mediatore di tutta la vicenda.

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