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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sociale

La prima legge nazionale sull'autismo: più cura e ricerca, ma mancano i fondi

La commissione Igiene e sanità del Senato ha dato il via libera al disegno di legge che prevede l'inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l'autismo, l'aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura, oltre alla ricerca nel campo. Ma ancora manca il budget

La prima legge nazionale sull'autismo approvata in Parlamento è realtà. Non ha un budget dedicato ma promuoverà inclusione sociale, omogeneità di diagnosi e terapia nei confronti delle persone affette da disturbi dello spettro autistico.

LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA - Le "disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie" prevedono l'aggiornamento triennale delle linee di indirizzo per prevenzione e cura, estendendole non solo alla vita del bambino autistico ma anche all'adolescente e adulto. Si stabilisce l'inserimento dell'autismo nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) per garantire uniformità di trattamento nelle varie regioni. I Lea contengono misure che definiscono servizi sia in ambito domiciliare che ambulatoriale, l'individuazione precoce del disturbo, un programma terapeutico riabilitativo personalizzato, un training della famiglia, fino alla collaborazione con le scuole. 

PROMOZIONE DELLA RICERCA - L'idea è quella di un miglioramento delle condizioni di vita attraverso un maggior inserimento nella vita sociale e lavorativa. Il testo impegna il ministero della Salute a promuovere ricerca di tipo biologico e genetico, ovvero sulle cause dell'autismo, ma anche di tipo riabilitativo e sociale. "Per la prima volta - commenta Emilia Grazia De Biasi (Pd), presidente della Commissione Sanità del Senato - le persone con spettro autistico esistono nelle legge italiana. La politica non può più voltare la testa dall'altra parte".

MANCA IL BUDGET - Ma ancora non sono stati però disposti fondi ed è questo l'aspetto più criticato della normativa: "Adesso aspettiamo - incalza il senatore Idv, Maurizio Romani, vicepresidente della commissione Sanità di Palazzo Madama - che il ministero della Salute sblocchi dal Fondo sanitario nazionale risorse ad hoc per i disturbi dello spettro autistico". "Rappresenta una bella sfida per fare un vero e proprio salto di qualità sul piano della inclusione sociale", secondo Paola Binetti, relatrice della proposta di legge nella XII Commissione della Camera.

Intanto però arrivano i primi commenti soddisfatti, tra cui quello di Davide Faraone da suo account Twitter.


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