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Giovedì, 28 Marzo 2024
Omicidio Loris

Caso Loris, il pm chiede 30 anni per Veronica Panarello: "Bugiarda e manipolatrice"

Nel corso della requisitoria i pm hanno insistito sul "contrastato rapporto" che legava madre e figlio. Durante l’intervento l’imputata ha ascoltato in silenzio

Trent’anni di reclusione per aver ucciso il figlio Loris di otto anni e averne occultato il cadavere in un canalone in cemento che scorre accanto al Mulino Vecchio di Santa Croce Camerina. E' questa la richiesta di condanna per Veronica Panarello avanzata dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota nella requisitoria del processo per l’omicidio del piccolo Loris Stival. L'accusa è di omicidio premeditato aggravato. 

"Egocentrica, bugiarda e manipolatrice" a causa di un "protagonismo esagerato": così i magistrati hanno definito la Panarello nel corso della requisitoria davanti al Gup Andrea Reale. Durante l’intervento l’imputata ha ascoltato in silenzio.

I pm hanno insistito sul "contrastato rapporto" che legava Veronica e Loris, con quest’ultimo che a detta dei magistrati veniva  trattato da amico e non da figlio. 

Una tesi già avanzata nel corso delle indagini dalla psicologa Maria Costanzo, uno dei due consulenti nominati dalla parte civile per conto del marito della donna. Secondo la psicologa "Veronica non era genitore per suo figlio, lui era un amico" e dunque il movente dell’omicidio di Loris Stival potrebbe essere "un legame emotivamente distorto, probabilmente di natura psicologica".  

La donna si è sempre dichiarata innocente sostenendo che ad aver ucciso il bambino sia stato il suocero, dopo che il piccolo li aveva sorpresi a fare sesso.
 

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