Loris, mamma Veronica "in carcere senza vere prove"
Il legale della madre a poche ore dall'udienza per la richiesta di scarcerazione: "Ci sono solo indizi e manca il movente". Il 31 si deciderà un pezzo del futuro di Veronica
CATANIA - Mancano poche ore all'udienza nella quale si discuterà dell'annullamento dell'ordine di carcerazione per Veronica Panarello, la 26enne accusata di avere strangolato con una fascetta e lasciato in un canalone il figlio Loris, di 8 anni, a Santa Croce Camerina il 29 novembre scorso.
L'appuntamento è per il 31 dicembre, ore 9.30, al Tribunale di Catania. Un'udienza che sarà a porte chiuse per evitare i fari mediatici che si sono accesi sul dramma di Santa Croce Camerina. Per la difesa ci sarà l'avvocato Villardita, per l'accusa il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, e il sostituto Marco Rota. L'udienza valuterà l'ordinanza emessa dal Gip Claudio Maggioni, che ha anche convalidato il fermo eseguito da polizia e carabinieri.
L'ACCUSA - Secondo la Procura, l'auto della donna il 29 novembre scorso non ha compiuto lo stesso percorso che abitualmente segue per accompagnarlo alla Falcone-Borsellino. Le telecamere di videosorveglianza visionate da polizia e carabinieri, 42 in tutto, non la inquadrano mentre va a scuola. Anzi il piccolo, sostengono gli investigatori, non entra in classe perchè torna a casa. Non solo. La Polo nera è ripresa per due volte vicino alla strada del Mulino Vecchio, dove nel pomeriggio sarà trovato il corpo del bambino.
LA DIFESA - Nessuna prova schiacciante, ma "gravi indizi di colpevolezza", come scrive il Gip nell'ordinanza che l'avvocato Villardita chiede di annullare, per una "madre che mente per salvare se stessa". Ed è proprio "solo" sui gravi indizi di colpevolezza che si basa la richiesta di annullamento dell'ordine di carcerazione per Veronica Panarello. Per questo l'avvocato, talmente convinto dell'innocenza della donna, non ha presentato subordinate come gli arresti domiciliari, ma ha chiesto soltanto la scarcerazione.
