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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Luca Abete di 'Striscia la Notizia' aggredito dalla polizia: "Ora il governo chiarisca"

"I cittadini che guardano quel video si sentono sempre meno tutelati dallo Stato": presentata un'interrogazione scritta ai ministri Alfano e Giannini dopo l'aggressione all'inviato di Canale 5 ad Avellino. E il vice questore si scusa: "Ho sbagliato e mi assumo le mie responsabilità"

ROMA - Voleva solo fare qualche domanda al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, ma dopo una serie di offese verbali è stato aggredito e allontanato con la forza. Dopo i fatti che lo scorso venerdì portarono al parapiglia ad Avellino tra l’inviato di "Striscia la Notizia" Luca Abete e alcuni funzionari di polizia, il caso finisce dritto in Senato: è stata inviata al ministro dell’Istruzione e al ministro dell’Interno Angelino Alfano, infatti, un’interrogazione scritta in merito alle vicende documentate in un servizio video dello scorso 17 ottobre trasmesso su Canale 5, quando al giornalista del tg satirico è stato impedito di intervistare il ministro Giannini (qui il video).

"IMMAGINI INACCETTABILI" - "Abbiamo deciso di interrogare i ministri perché guardando i video di quel che è capitato al giornalista siamo rimasti tutti basiti ", dichiara la portavoce del Movimento 5 Stelle Vilma Moronese che ha presentato l’atto ispettivo al Senato della Repubblica insieme ad altri suoi colleghi (qui il testo completo dell'interrogazione). "Non è semplice accettare quelle immagini, i cittadini che guarderanno quel video si sentiranno sempre meno tutelati dallo Stato, e questo li allontanerà ancor di più da quel senso di fiducia che dovrebbe essere la base fondante di un patto implicito tra cittadino e Stato".

Luca Abete aggredito: il video-verità di Striscia

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SCUOLE SENZA CARTA IGIENICA - Luca Abete aveva già prodotto un servizio sulle scuole italiane, e in particolare aveva mostrato - in quello trasmesso da "Striscia la Notizia" il 12 ottobre 2015 - che erano i genitori degli alunni a fornire alle scuole materiali, come la carta igienica e quelli per la didattica, mostrando poi una dichiarazione del ministro Giannini, la quale asserì che grazie all’aumento dei fondi di funzionamento i genitori non avrebbero portato più penne, pennarelli e carta igienica. Nel servizio andato in onda il 17 ottobre 2016, quindi un anno dopo, lo stesso Abete torna dal ministro per intervistarla, ma viene immobilizzato e allontanato - come mostrano le immagini - dagli uomini della questura di Avellino.

Scatti dalla Terra dei Fuochi (Foto di Luca Abete)

LE SCUSE DEL VICE QUESTORE - "Scene incredibili, nella nostra interrogazione chiediamo di sapere dal ministro perché non sia intervenuta in difesa del giornalista nonostante fosse presente", conclude la Moronese. In una lunga intervista a Il Messaggero, il vice questore Elio Iannuzzi, capo delle volanti della questura di Avellino, ha ammesso le sue colpe e dice di essere pronto ad assumersi tutte le sue responsabilità. L'agente è finito nel tritacarne mediatico anche per aver pronunciato questa frase offensiva: "Sei un mongoloide". La Procura, infatti, ha subito aperto un'inchiesta e anche il Dipartimento della Pubblica Sicurezza guidato da Franco Gabrielli ha preso le distanze dall'atteggiamento e dalle parole pronunciate dal vice questore: "Sono da stigmatizzare le infelici espressioni offensive di persone che vivono esperienze di disagio e sofferenza, che non fanno onore agli appartenenti alla polizia di Stato".

Iannuzzi si dice dispiaciuto e pronto ad assumersi le sue responsabilità: "Sono consapevole delle sanzioni che seguiranno a quanto accaduto. Non desidero che le mie scuse possano essere interpretate come un tentativo di giustificazione. In questo momento sento il bisogno di esprimere il mio dispiacere a Luca Abete, per le parole che, in un momento di particolare concitazione, ho pronunciato".

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