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Giovedì, 28 Marzo 2024
VIOLENZA SULLE DONNE

Lucia Annibali, le motivazioni della sentenza: "Varani non si è mai pentito di averla sfregiata"

Depositate le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione ha confermato la condanna a 20 anni per l'imputato

Con il suo gesto ha messo seriamente in "pericolo la vita" della sua ex, ma Luca Varani, il mandante dell’agguato con l’acido che il 16 aprile 2013 sfregiò il viso dell’avvocatessa Lucia Annibali, non si è mai davvero pentito del suo gesto. Lo scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 10 maggio la Cassazione ha condannato in via definitiva l'ex fidanzato di Lucia a 20 anni di carcere.

A influenzare una sentenza così severa (a Varani non sono state concesse attenutanti) il "regime di vita, l'assunzione di stupefacenti, la condotta processuale" e appunto "l'assenza di pentimento" da parte dell'imputato. L’agguato era stato eseguito materialmente da due cittadini albanesi Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj, condannati entrambi ad una pena di dodici anni. Ma i giudici non hanno dubbi sul fatto che ad ordinare l’azione sia stato proprio Varani.

"Le sentenze di merito - scrivono i giudici di Cassazione - indicano tutti gli elementi che in progressione evolutiva delle investigazioni hanno indotto a ritenere provato con certezza il ruolo dell'imputato nella sua qualità di mandante". 

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