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Giovedì, 28 Marzo 2024
POLEMICHE

Foto di Mussolini su Fb, maestra nella bufera: "Non sono fascista, era una provocazione"

Alessandra Pettorruso, maestra 40enne di Rivarosso, è finita nell'occhio del ciclone per aver pubblicato alcuni post controversi sul suo profilo facebook. Lei si difende: "Solo una ricerca sociologica, parlare di certi argomenti è tabù"

"Non sono fascista, non sono né di destra né di sinistra, la mia era solo una ricerca sociologica su un tema di cui sembra sia vietato parlare". Così Alessandra Pettorruso, maestra 40enne di Rivarosso, risponde alle polemiche sollevate da alcune frasi controverse apparse nei giorni scorsi sul suo profilo facebook.

"Ringrazio Dio ogni giorno per avermi fatto fascista”, si legge in un post (poi rimosso) corredato da un tricolore sormontato da un’aquila. E ancora: "Quando ti rendi conto di andare contro tutto e tutti...capisci di essere dalla parte giusta". E come immagine una foto con il volto di Mussolini. Immediate, e forse inevitabili, le polemiche. La 40enne, in servizio presso la direzione didattica di Castellamonte, è stata segnalata alla Polizia Postale e all’Ufficio Scolastico regionale.

Secondo alcuni quotidiani, in seguito all’episodio il suo profilo facebook è stato oscurato dalla polizia postale. "Una notizia falsa", dice lei. "Sono stata io a disattivarlo. I giornalisti hanno iniziato a scrivermi e volevo prendere tempo". Sta di fatto che quei post li ha pubblicati davvero? "È stata una provocazione", spiega l’insegnante raggiunta al telefono da Today. "Volevo capire che tipo di reazione potevano innescare in un momento storico particolare come questo".

"Il fascismo è un argomento tabù"

Insomma, l’argomento non è stato scelto a caso? "Avrei potuto parlare anche di altro, ma sapevo che il fascismo è oggi più che mai un argomento tabù di cui non si può parlare". E invece? “E invece bisogna parlarne, altrimenti il rischio è quello di creare un popolo di ignoranti. Se una persona non conosce il fascismo non può dire se sia giusto o sbagliato.Il fascismo è stato parte della storia d’Italia e non può essere cancellato. Come non possono essere cancellati i suoi monumenti simbolo come voleva fare la Boldrini. Fanno parte della storia della nazione... poi se uno guarda un monumento fascista è libero di rimanerne disgustato, ma non si può cancellare la storia".

"Non sono fascista, ma per la libertà di espressione"

Quanto alle sue idee politiche la Pettorusso spiega di non appoggiare nessun partito e tantomeno di essere fascista: "Sono solo una persona che cerca di capire e di studiare ciò che è successo nel nostro passato, ma ritengo che debba esserci sempre libertà di pensiero anche per gli argomenti più scottanti". Sta di fatto che adesso, secondo vari quotidiani, il suo caso è finito sul tavolo dell’Assessorato all’Istruzione della Regione Piemonte: "Per ora non ho ricevuto nessuna comunicazione, né dal Provveditorato, né dalla Polizia Postale. Se accadrà esporrò le mie ragioni". Ma una cosa la Pettorruso ci tiene a precisarla: "Gli attacchi che ho subito sono arrivati dai piani alti e da alcuni partiti politici che vogliono oscurare la storia. Tantissime persone comuni mi hanno dimostrato la loro solidarietà e approvano il mio modo di affrontare certi temi".

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