rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Palermo

Mafia, maxi operazione all'alba: in carcere anche il boss Pino Scaduto

Blitz dei carabinieri in provincia di Palermo. Nelle prime ore di lunedì, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip, la maxi operazione colpisce 16 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso

Blitz dei carabinieri in provincia di Palermo. Nelle prime ore di lunedì, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip, la maxi operazione colpisce 16 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il blitz gode del supporto di un elicottero e delle unità cinofile, e riguarda in particolare il mandamento di Bagheria.

Arrestato il boss Pino Scaduto

In manette anche il capomafia Pino Scaduto, componente della cosiddetta "cupola"; uscito dal carcere solo pochi mesi fa, secondo gli inquirenti avrebbe iniziato a prendere le redini di Cosa nostra, e meditato l'omicidio della figlia, considerata "colpevole" di aver avviato una relazione con un carabiniere.

Estorsioni ai danni di imprenditori

Sono state documentate estorsioni commesse ai danni di imprenditori bagheresi e dei comuni limitrofi e ricostruire i nuovi equilibri mafiosi del mandamento di Bagheria, capace sempre di rigenerarsi dopo ogni operazione di polizia, rimpiazzando velocemente chi finiva in carcere. Nell’ordinanza di custodia cautelare è stata contestata ad alcuni indagati l’appartenenza alla famiglia mafiosa di Altavilla Milicia: avevano il ruolo di selezionare le vittime di estorsione e poi riscuotere il denaro, oltre a pensare al sostentamento dei detenuti e a gestire le mediazioni immobiliari, imponendo provvigioni superiori a quelle di mercato.

"Inoltre - dicono i carabinieri - sono state accertate varie estorsioni compiute da esponenti di spicco del mandamento mafioso di Bagheria ai danni di imprenditori locali che operavano nel settore edile e nella fornitura di acqua minerale: sono stati costretti a consegnare ingenti somme di denaro a titolo di “pizzo”, ovvero ad assumere persone vicine all’organizzazione mafiosa".

Colpiti esponenti di spicco

Il provvedimento è stato notificato in carcere a Giacinto Di Salvo, altro esponente di spicco, già a capo della cosca di Bagheria dal 2011 fino al maggio 2013, quando venne arrestato nell’ambito dell’operazione Argo. Le indagini avevano permesso di ricostruire l’ascesa di Di Salvo da capo famiglia a reggente e cassiere del mandamento di Bagheria. Nello stesso contesto, è stato arrestato Giovanni Trapani, ritenuto fino al 2010 a capo della famiglia mafiosa di Ficarazzi.

Tutti gli aggiornamenti su PalermoToday

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mafia, maxi operazione all'alba: in carcere anche il boss Pino Scaduto

Today è in caricamento