Sardegna in ginocchio, il maltempo uccide
Allagamenti, crolli e paesi isolati: un ciclone si è abbattuto prima in Gallura, poi si è spostato in tutte le altre province. Sono nove i morti, ma il bilancio è provvisorio. Notte di paura
CAGLIARI - Il ciclone Cleopatra porta morte e distruzione in Sardegna. La paura è iniziata all’alba di lunedì e nel pomeriggio la situazione è addirittura peggiorata. Il bilancio ancora provvisorio del nubifragio che si è abbattuto prima in Gallura e poi si è spostato in tutte le altre province, è drammatico: nove morti e un numero imprecisato di dispersi, strade e case allagate per l'esondazione di fiumi, centinaia di sfollati, black-out elettrici, pesanti disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, ritardi nei collegamenti aerei e marittimi. Domani molte scuole resteranno chiuse.
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"Non posso confermare il numero dei morti, di sicuro ci sono vittime e diversi dispersi. Sulla città si è abbattuta una vera bomba d'acqua con una intensità spropositata", ha detto il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli in un'intervista al Tg3 che ha dedicato un'edizione straordinaria al maltempo sull'isola. A Olbia la situazione più drammatica: la città si è mobilitata creando su Facebook un gruppo, "Apriamo le nostre case ai nostri concittadini", dove si mettono a disposizione posti letto per le centinaia di sfollati.
Una vera e propria strage, con nove vittime, tra cui una giovane madre con la figlia e un poliziotto (GUARDA IL VIDEO). Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, dopo un lungo colloquio telefonico col premier Enrico Letta, ha convocato urgentemente a Roma il Comitato operativo di Protezione civile per fare il punto. Domani sarà sull'isola per un sopralluogo nelle zone colpite dall'ondata di maltempo. Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, è già partito per la Gallura e domani mattina effettuerà anch'egli un sopralluogo.
LE VITTIME - La prima vittima è una donna di 64 anni, Vannina Figus, trovata morta nella sua casa allagata a Uras (Oristano), uno dei centri più colpiti dal maltempo. Il marito, invece, è stato tratto in salvo ed è stato ricoverato all'ospedale San Martino di Oristano in ipotermia. Proprio a Uras, decine di famiglie sono state evacuate e trascorreranno la notte nella palestra comunale, così come nella vicina Terralba, dove gli sfollati sono 800. Un'altra donna, un'anziana di 90 anni, è stata trovata morta nella sua casa allagata a Torpè (Nuoro). Un agente di Polizia è morto per il crollo di un ponte a Dorgali, nel nuorese. Tutte in Gallura le altre sei vittime. A Olbia sono morte madre e figlia, che si trovavano a bordo di una Smart, travolta dalla furia dell'acqua in località Bandinu. Il marito della donna, un poliziotto, che si trovava con loro, è invece riuscito a salvarsi. L'altra vittima è una donna anziana, morta nella sua abitazione in via Lazio. Tre morti anche in un incidente stradale causato dal crollo del ponte sulla Provinciale 38 Olbia-Tempio, in località Monte Pino. Sono marito, moglie e suocera, trovati privi di vita all'interno di un furgone finito sotto il ponte. Coinvolte altre due auto, con tre feriti recuperati dai vigili del fuoco.
Piogge incessanti dalla scorsa notte e raffiche di scirocco sino a 100 km all'ora hanno messo in ginocchio la Sardegna: oltre alla Gallura, Ogliastra, Oristanese e Medio Campidano sono le zone più colpite. La furia dell'acqua ha causato danni ingenti anche alle aziende agricole, con strade rurali spazzate via dai torrenti in piena e centinaia di animali morti. Disagi anche nei trasporti. All'aeroporto di Cagliari-Elmas intorno alle 15.30, mentre sulla zona si abbatteva un violento acquazzone, quattro voli, due aerei Alitalia provenienti da Roma e Milano, un Ryanair proveniente dal Belgio e un Meridiana da Bologna, a causa della scarsa visibilità, per i fulmini e i campi magnetici a bassa quota, non sono riusciti ad atterrare. La nave Tirrenia che doveva partire da Civitavecchia per Cagliari stasera è rimasta in porto e partirà domani mattina, mentre il treno Olbia-Chilivani con a bordo 18 viaggiatori, è rimasto fermo alcune ore a causa dell'esondazione del torrente Enas, che ha allagato la sede ferroviaria.