Maltempo, crolla ponte nel Grossetano: tre morti
Si tratta di tre dipendenti Enel che rientravano a casa. A provocare il crollo la piena del fiume Albegna. Sale così a cinque il numero delle vittime in Toscana.
Tragedia ieri sera a Marsiliana (Grosseto) a causa del maltempo: tre persone sono morte nel crollo di un ponte sul fiume Albegna. Si tratta di tre tecnici dell'Enel che, a bordo di un'auto dell'azienda elettrica, erano di ritorno a casa dopo aver partecipato a un corso di aggiornamento a Roma
I corpi dei tre sono stati recuperati solo stamattina: si tratta di due uomini e una donna. Lavoravano nell'impianto geotermico dell'Enel Green Power di Lardarello (Pisa)
A questo punto il bilancio delle vittime per il maltempo in Toscana sale a 5 morti: oltre ai tre recuperati stamattina, ieri è stato ritrovato a Capalbio il corpo del 73enne che, mentre guidava l'auto, era finito in un canale e poi è stato trascinato via da un torrente esondato.
Nella notte tra sabato e domenica, invece, a Marina di Massa (Massa Carrara) un anziano di 79 anni, cardiopatico è morto colpito da infarto mentre controllava se la cantina della sua abitazione era stata allagata.
Intanto in Toscana è intervenuto l'esercito a sostegno della popolazione colpita dai nubifragi e dalle frane.
Ancora chiusa l'A1 a seguito dell'allagamento della sede autostradale tra gli svincoli di Valdichiana e Fabro in direzione Roma e, in direzione Firenze, da Orte fino a Chiusi. Si prevedono tempi lunghi per la riapertura del tratto per la quale bisognerà attendere il ritiro della piena e la successiva bonifica del piano viabile.
VIDEO: UMBRIA E TOSCANA SOTT'ACQUA
Per tutta la notte si sono susseguiti interventi di emergenza da parte di vigili del fuoco e personale della protezione civile: sono state rimosse alcune frane sulle strade provinciali per permettere il transito dei mezzi di soccorso.
In particolare gli interventi più urgenti sono in corso nel Grossetano.
Drammatica, in particolare, la situazione degli abitanti di Albinia, Orbetello e Capalbio, letteralmente prigionieri nei loro comuni, isolati e invasi dal fango.
L'APPELLO DI MASSA. Il Comune di Massa ha lanciato un appello a volontari di ogni parte d’Italia: "Ci servono angeli del fango per aiutare la gente, presentatevi a Palazzo civico con stivali di gomma e pale".