Manifestazione No Tav a Susa 16 novembre: "Resistere è un dovere"

"Contro la distruzione e l'occupazione militare della Valle. Resistere è un diritto. Resistere è un dovere" così il movimento Notav scrive per lanciare l'appuntamento del 16 novembre: alle 13 concentramento in piazza D'Armi a Susa per un corteo attraverso i comuni simbolo della lotta della Valle.

Alla giornata di protesta parteciperà anche la Fiom-Cgil. "Parteciperemo per proseguire la lotta contro un'opera inutile - ha spiegato il segretario provinciale Federico Bellono - Si disperdono risorse preziose, le quali, in una crisi sociale drammatica come quella che stiamo vivendo, andrebbero utilizzate in tutt'altro modo"

Proprio questo il tema della mobilitazione: "La Tav è un'opera distruttiva, portatrice di morte e devastazione per l'ambiente e ovviamente per la nostra valle. Il costo di tutto questo viene pagato dalla gente, e intendo non solo noi che abitiamo qui ma tutti coloro che vivono nel nostro Paese: la costruzione della Tav è un continuo spreco di denaro pubblico, mentre avvengono tagli a tutti i servizi sociali, dalla scuola, alla sanità, ai trasporti" spiega Nicoletta Dosio, del Comitato di lotta popolare di Bussoleno, storica attivista del movimento.

Il corteo attraverserà le vie di Susa fino ad arrivare a San Giuliano, frazione della cittadina, la cui stazione è destinata a lasciare il posto all'arrivo della linea ad alta velocità.

La mobilitazione è stata pensata dagli organizzatori come un momento da inserire nel percorso politico che con sindacati di base e altri movimenti sociali hanno iniziato il 18 e il 19 ottobre. Ma non sarà la sua ultima tappa: in occasione del vertice Italia-Francia, tra Enrico Letta e François Hollande, che affronterà proprio la questione della linea Torino-Lione, Roma si prepara ad accogliere il movimento della Val Susa per una mobilitazione nella capitale il 20 novembre.