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Venerdì, 29 Marzo 2024
Proteste

Reddito, casa e diritti: protesta dei movimenti per l'abitare e non solo

Avevano annunciato una settimana di mobilitazione in vista del #20gennaio. Oggi proteste e azioni in varie città d'Italia. A Roma la manifestazione, presidi a Bologna, a Brescia e Torino protesta contro le multiutility

Tornano in piazza i movimenti per la casa a Roma dopo il decreto milleproroghe, che aveva annunciato l'approvazione del blocco degli sfratti. "Il decreto serve solo per far vedere che il governo si occupa dei più deboli - aveva osservato Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani - Il ministro Maurizio Lupi è stato costretto a mettere in atto questa misura, che lui stesso aveva definito preistorica, perché l'esecutivo non è stato capace di mettere in campo un decreto che si occupasse in modo sostanziale di chi rischia di avere l'ufficiale giudiziario alle porte già da domani".

E dopo l'assemblea del 12 gennaio a Firenze, tutte le realtà che si occupano di diritto alla casa si erano organizzate per una settimana di mobilitazione dal 13 al 20 gennaio che sarebbe culminata con la manifestazione nella capitale.

Alle 12 i movimenti sono partiti da Porta Pia, luogo in cui si erano accampati il 19 ottobre dopo la prima grande manifestazione che li aveva visti scendere in piazza tutti insieme. Ma durante tutta la mattinata gli attivisti hanno dato vita a diverse azioni per quello che hanno definito il #bloccaroma. Subito dopo il concentramento il corteo ha infatti raggiunto la protesta i dipendenti dell'Atac, azienda dei trasporti pubblici della capitale, per dire no alla privatizzazione e chiedere nuove assunzioni.

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A Bologna la protesta per il diritto alla casa si è unita a quella dei lavoratori della logistica della Granarolo: "Stop sfratti! No Sgomberi! Sciopero fino alla vittoria!" lo slogan degli attivisti, che da diversi mesi portano avanti insieme al sindacato Si Cobas la protesta dei facchini della grande azienda alimentare emiliana i cui lavoratori stanno aspettando delle risposte per coloro che si trovano in cassa integrazione a cui è stata promessa l'assunzione.

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La protesta di Torino invece comincia dalla sede dell'Iren società di produzione e distribuzione di energia elettrica e termica del capoluogo piemontese. "Abbiamo deciso di attraversare il 20 gennaio andando a chiedere conto alle grandi aziende che gestiscono le utenze del caro bolletta, andando ad indicare i responsabili di uno strozzinaggio che si fa maggiormente pesante in tempi di crisi, e portando con determinazione la nostra vertenza: l’adeguamento del costo delle bollette al reddito di chi deve pagarle". Oltre al blocco degli sfratti gli attivisti chiedono anche un'adeguamento del pagamento delle utenze rispetto al reddito delle famiglie.

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Infine a Brescia erano previste tre manifestazioni: una ambientalista contro l'inceneritore in provincia, una per il diritto all'abitare e il corteo degli studenti. Tutti e tre si sono ritrovati davanti alla sede di A2a, azienda dei servizi di pubblica utilità. In tarda mattinata una delegazione di attivisti è stata ricevuta dalla multiutility.
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#20gennaio: proteste per il diritto alla casa e non solo

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