Tragedia a Messina, tre operai morti intossicati nella cisterna di un traghetto
Sono morti nella stiva del traghetto "Sansovino" della Caronte & Tourist, ex Siremar, nel porto di Messina, soffocati da esalazioni di gas provenienti dalla cisterna. Altri quattro sono intossicati, uno è grave. Il ministro Poletti: "Il lavoro deve sostenere la vita, non distruggerla"
MESSINA - Tre marinai sono morti dopo essere rimasti intossicati mentre lavoravano nelle cisterne di una nave ormeggiata al molo nel porto della città dello Stretto. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio. La squadra era composta da almeno cinque marinai imbarcati sul traghetto "Sansovino" della Caronte & Tourist, ex Siremar. Secondo una prima ricostruzione gli operai sarebbero rimasti intossicati dalle esalazioni di gas provenienti dalla cisterna, mentre erano impegnati in lavori di saldatura e pulizia nei serbatoi: poi hanno accusato malori e sono precipitati nella cisterna
Sono stati soccorsi da 118 e vigili del fuoco e trasportati al Policlinico di Messina. Tre le vittime accertate, altri quattro operai risultano intossicati, trasportati negli ospedali cittadini; uno di loro è grave in Rianimazione. La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta, la Capitaneria di Porto sta svolgendo le indagini per chiarire dinamica e cause dell'incidente.
Intensificare la prevenzione e i controlli per evitare gli incidenti sul lavoro. E' l'impegno indicato dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, a seguito del gravissimo incidente. "Esprimo il mio cordoglio sincero e la mia vicinanza alle famiglie dei lavoratori - afferma Poletti - Sono profondamente rattristato per questa tragedia che rappresenta un monito, per tutti, sulla necessità di intensificare ancora di più l'impegno per la prevenzione degli infortuni ed i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nelle attività più rischiose. "Il lavoro - conclude il ministro - deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla".
