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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Caso bozzoli / Brescia

Mario Bozzoli, blitz della Finanza nella fonderia

Scoperto un particolare inquietante: chi ha spostato le telecamere?

Blitz di Carabinieri e Guardia di Finanza nelle ormai ex Fonderie Bozzoli di Marcheno e alla Ifib srl di Bedizzole, la fonderia di proprietà di Adelio Bozzoli e dei figli Alex e Giacomo. Una vicenda che tiene banco ormai da oltre due anni: Mario Bozzoli risulta scomparso dall'ottobre del 2015, e di lui ad oggi non è mai stata trovata una traccia.

Si è cercato a lungo, nelle Fonderie di famiglia: adesso la pista potrebbe essere un'altra, scrive BresciaToday. I militari hanno cercato a Marcheno e Bedizzole, in cerca di nuovi indizi. Le fiamme gialle invece stanno passando al setaccio i movimenti di denaro e gli archivi informatici: sono già stati sequestrati i computer e i cellulari utilizzati da Alex e Giacomo Bozzoli, i figli di Adelio (fratello di Mario) ed entrambi, ricordiamo, indagati per concorso in omicidio volontario e occultamento di cadavere, insieme agli operai Akwasi “Abu” Aboagye e Oscar Maggi.

Il giallo delle telecamere spostate poco prima della scomparsa di Bozzoli

Intanto è stata fatta una scoperta non da poco, riferisce ancora BresciaToday: è stato verificato proprio nelle ultime ore che le telecamere di videosorveglianza dell'azienda di Marcheno era state tutte "disorientate" poco tempo prima la scomparsa di Bozzoli.

Chi le ha progettate, e le ha poi montate e rese effettivamente operative, ha negato di averci messo mano successivamente, di averle spostate in quel modo. E allora è inevitabile che un nuovo (e importante) interrogativo venga inserito nel già lungo elenco delle domande senza risposta.

Riaperte le indagini sulla morte di Ghirardini

Intanto sono state riaperte anche le indagini sulla morte di Giuseppe Ghirardini, l'operaio di 50 anni trovato senza vita giorni dopo la scomparsa del suo datore di lavoro alle porte delle Case di Viso, in Valcamonica. L'uomo sarebbe stato avvelenato con del veleno, del cianuro.

Il fascicolo è stato riaperto in seguito dell'avocazione delle stesse da parte della Procura generale. In gergo l'avocazione permette alla Procura di sostituirsi al pubblico ministero, e prendere in carico l'atto di indagine. Certo i tempi stringono: entro 24 ore dovranno essere fatte tutte le valutazioni.

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