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Martedì, 19 Marzo 2024
Caso marò

Marò, il governo alza il tiro e accelera: "Via alla procedura internazionale"

Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha annunciato l'apertura di una "fase nuova" con l'avvio della procedura internazionale. Ora è possibile ricorrere a strumenti internazionali. "Pensionato" De Mistura

ROMA - Un altro capitolo della saga. L'ennesimo. Per tentare di riportare in Italia Salvatore Latorre e Massimiliano Girone, i due fucilieri di marina trattenuti in India da due anni per l'omicidio di due pescatori indiani, l'Italia ha deciso di aprire una "nuova fase" con l'avvio della procedura internazionale. Il ministero degli Esteri, Federica Mogherini, e quello della Difesa, Roberta Pinotti, hanno annunciato in audizione al Senato che il governo ha "deciso di far rientrare a Delhi l'ambasciatore italiano, Daniele Mancini" per seguire "la nuova fase". Un cambio di passo che, in caso di ulteriore silenzio indiano, potrebbe portare all'arbitrato. 

"Il governo lavora unito sul tema, che è essenziale - ha chiarito Pinotti - Si tratta di una precisa strategia condivisa con il Parlamento che poggia sul’internazionalizzazione della vicenda. Trattenere due militari per oltre due anni è inaccettabile per noi, così come per i nostri partner internazionali e abbiamo ottenuto il loro sostegno" ha attaccato il ministro.

Resta, quindi, il rifiuto della giurisdizione indiana dato che "a fronte di un atteggiamento dilatorio ed evasivo, manca ancora un atto di accusa". 

Intanto, il ministro Mogherini ha anche precisato che la nuova fase "esaurisce quella in cui ha operato Staffan de Mistura che voglio ringraziare a nome del governo per la dedizione e l'instancabile impegno con cui ha seguito la vicenda.

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