"Martina Rossi non si suicidò": caso riaperto, rinviati a giudizio due amici
Un audio registrato getta una nuova luce sul caso della giovane genovese morta precipitando dal balcone di un albergo di Palma di Maiorca il 3 agosto del 2011. A processo Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi
A 6 anni dalla morte di Martina Rossi, la studentessa genovese precipitata dal balcone di un hotel di Palma di Maiorca, finiscono a processo Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, i due giovani aretini accusati di “morte come conseguenza di altro reato”: secondo l’accusa, la sera del 3 agosto del 2011 Martina stava scappando proprio da loro, finendo per cadere dal sesto piano mentre cercava di sfuggire a un tentativo di violenza sessuale.
Fondamentale, per indirizzare l'indagine, l'idea degli agenti italiani di piazzare una microspia nella saletta in cui i due aspettavano di essere interrogati. Era il febbraio 2012: quando il primo tornò per far entrare l'altro, sussurrò una frase illuminante sulla presunta assenza di segni di un tentato stupro. Anche se di stupro con loro i poliziotti non avevano fatto cenno
Come riporta Genova Today Albertoni e Vanneschi, entrambi 26enni, avevano chiesto l’archiviazione del caso: nel corso delle prime udienze davanti al giudice per l'udienza preliminare di Arezzo i loro avvocati avevano sostenuto che la giovane, depressa a causa della fine di una precedente relazione, si era volontariamente gettata dal balcone perché respinta da uno dei due giovani. Una tesi che i familiari di Martina (il papà Bruno è stato fondamentale per la riapertura del caso) e il procuratore capo della Repubblica di Arezzo, Roberto Rossi, avevano respinto, così come fatto anche dal giudice. Che ha dunque deciso di rinviare a giudizio Albertoni e Vanneschi.
L’inizio del processo è fissato per il 13 febbraio 2018: un primo importante passo avanti in un’inchiesta che si trascina ormai da anni, e che ha dovuto fare i conti con la decisione, da parte delle autorità spagnole, di chiudere il caso come suicidio. Soltanto gli sforzi dei genitori di Martina, e delle Procure congiunte di Genova e di Arezzo, avevano consentito di riprendere in mano il fascicolo e approfondire le indagini, individuando nuovi elementi che ieri hanno portato al rinvio a giudizio.
Il video andato in onda su Rai 3 a Chi l'ha visto?
Martina Rossi: Rinviati a giudizio i due giovani aretini che erano nell'albergo di Palma di Maiorca da dove lei precipitò. Per il pm quando la ragazza cadde dal balcone stava fuggendo da un tentativo di violenza sessuale. Il processo inizierà il 13 febbraio #chilhavisto pic.twitter.com/1UT1siBBfm
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) 28 novembre 2017