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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Trapani

Blitz contro i fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro: il cerchio si stringe

Sono 17 gli indagati dell'operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo: raccolti ulteriori elementi utili alla cattura

Il cerchio intorno al boss latitante Matteo Messina Denaro si stringe sempre più. 

La Polizia di Trapani sta eseguendo dalle prime luci dell'alba una serie di perquisizioni a Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, Santa Ninfa, Salaparuta e Campobello di Mazara, finalizzate a colpire la rete di fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro e a raccogliere ulteriori elementi utili alla sua cattura. Sono 17 gli indagati dell'operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

Matteo Messina Denaro, il cerchio si stringe

Si tratta - chiariscono gli inquirenti in una nota - di soggetti che, nel corso degli anni, sono stati arrestati per associazione mafiosa e che hanno avuto collegamenti e frequentazioni con appartenenti a "Cosa nostra". Fra loro vi sono anche alcuni soggetti che, storicamente, sono stati in stretti rapporti con il latitante Matteo Messina Denaro. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, su segnalazione della Polizia di Stato, li ha sottoposti a una nuova indagine perché sospettati di agevolare la latitanza del capomafia della provincia di Trapani.

Usate attrezzature speciali

150 uomini del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani e del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo hanno perquisito edifici, abitazioni, attività commerciali e imprenditoriali di persone legate al boss latitante. Gli investigatori stanno utilizzando anche attrezzature speciali per verificare l'esistenza di cavità o nascondigli all'interno degli edifici. Scattate foto che ritraggono i boss di Castelvetrano mentre nascondono i "pizzini" destinati al latitante Matteo Messina Denaro.

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La lotta alla mafia nel Trapanese

L'attività investigativa di oggi dà un altro duro colpo alle famiglie mafiose del trapanese, dopo i 21 arresti di boss e gregari di Cosa nostra finiti in cella ad aprile, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, nel corso dell'operazione "Anno Zero" contro i clan di Castelvetrano, Partanna e Mazara del Vallo. Lo scorso mese di dicembre altri trenta mafiosi erano stati iscritti nel registro degli indagati dalla D.D.A. di Palermo quali fiancheggiatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro ed erano stati sottoposti a perquisizione dagli investigatori della Polizia di Stato di Palermo e di Trapani.

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