Mattia Dall'Aglio, l'autopsia: il giovane è morto per arresto cardiocircolatorio
I risultati dell'autopsia sul giovane svolta al Policlinico di Modena, ma saranno fatti ulteriori accertamenti sul muscolo cardiaco
Mattia Dall’Aglio è morto a causa di un arresto cardiocircolatorio. I primi esami autoptici sul corpo del nuotatore reggiano di 24 anni, morto domenica scorsa mentre era all’interno della piscina della caserma dei vigili del fuoco di Modena, hanno confermato la prima ipotesi.
Oltre al perito nominato dalla procura, all'autopsia hanno preso parte il consulente nominato dai due indagati e quello dei parenti del nuotatore. Inoltre all'esito dell'autopsia non sarebbe stato possibile stabilire con esattezza l'orario in cui Dall'Aglio è morto.
I tre medici da oggi al lavoro presso la Medicina legale del Policlinico di Modena avranno tempo 120 giorni per completare ulteriori esami richiesti dagli inquirenti. La procura di Modena, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e indagato due persone, vuole accertare attraverso altre analisi sul cadavere se Dall’Aglio “avesse assunto farmaci di qualunque natura che potrebbero aver cagionato una situazione di pericolo e di aver cagionato insieme ad altri fattori la morte”, come ha spiegato nei giorni scorsi il procuratore capo Lucia Musti.