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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sanità, online l'elenco dei medici pagati dalle case farmaceutiche: "Basta pregiudizi"

Dal 30 giugno saranno disponibili sul web i dati dei professionisti della classe medica relativi al pagamento di consulenze, congressi e seminari. L'obiettivo dichiarato è quello di fare piazza pulita dei pregiudizi che l'opinione pubblica ha nei confronti dei rapporti tra medici e industrie farmacuetiche

Il prossimo 30 giugno saranno disponibili online sui siti delle aziende farmaceutiche in Italia i nomi dei medici che hanno ricevuto compensi per ricerche, consulenze, congressi e seminari.

L'Italia è tra i 33 Paesi nei quali entrererà in vigore il codice sulla trasparenza "Disclosure Code" dell'associazione europea Efpia (Federazione Europea delle Associazione e delle Industrie Farmaceutiche), iniziativa raccolta dall'associazione delle aziende italiane con l'appoggio della federazione degli ordini dei medici (Onmceo).

A pochi giorni dalla scadenza, sette medici su dieci hanno accettato e dato un consenso scritto per comparire nell'elenco dei professionisti che hanno percepito denaro. Sul web saranno quindi saranno disponibili i dati relativi alla partecipazione dei medici a convegni e seminari, compresi di eventuali compensi.

L'obiettivo dichiarato è quello di fare piazza pulita dei pregiudizi che l'opinione pubblica ha nei confronti dei rapporti tra medici e industrie farmacuetiche, mostrando così la trasparenza di un legame che invece è vitale per far progredire la ricerca. Come ricorda Margherita De Bac su Il Corriere della Sera, era già previsto dai codici di autoregolamentazione delle aziende l'mpegno a dichiarare le forme di collaborazione con la classe medica, ma questo impegno esce rafforzato dall'iniziativa proprio "per imprimere un cambi di rotta verso la trasparenza a beneficio dei pazienti e della fiducia nei confronti del sistema". 

"È finito il tempo della caccia alle streghe. Basta con il pregiudizio che i medici, se retribuiti per il loro lavoro, siano più propensi a prescrivere. Senza di noi non ci sarebbero progressi nella ricerca e formazione", ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, per la quale la pubblicazione online "servirà a rimuovere le zone d'ombra e conflitti di interesse poco chiari", dando inizio a "una fase di comunicazione a viso scoperto". 

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