rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Aggressioni / Palermo

Parenti violenti, medici nel mirino in Sicilia: terzo caso in pochi giorni

A Palermo un medico è stato colpito con un casco dal padre di un paziente. Il motivo? Aver rinviato di qualche minuto il ricovero del figlio. Raffica di aggressioni: l'escalation di violenza è impressionante

A quanto pare a Palermo e dintorni picchiare medici e sanitari è diventata la prassi. La nostra è chiaramente una iperbole, ma l’escalation di violenza che si registra negli ospedali dell’isola non può più passare sotto traccia. Solo ieri l’ennesimo caso, il terzo nel giro di qualche giorno. L’episodio nel reparto di Chirurgia generale e d'urgenza di Villa Sofia, dove un medico è stato colpito con un casco dal padre di un paziente. Il motivo? La decisione dello specialista di rinviare di qualche minuto, o al massimo di un'ora, il ricovero del figlio per una colecistite.

Palermo, medico picchiato a Villa Sofia: i fatti

 Il figlio dell'aggressore – racconta Riccardo Campolo di PalermoToday - si trovava da qualche giorno al pronto soccorso dove i medici avevano già trattato la sua infiammazione alla colecisti che pare fosse già in fase di guarigione. Il medico poi colpito aveva disposto per lui il trasferimento al sesto piano. Il ragazzo si trovava nella barella in attesa di nuove disposizioni quando è subentrata un'altra emergenza, quella di un altro paziente con un infarto intestinale.

Le parole del primario: "E’ un problema sociale"

"Il nostro collega - ha spiegato a PalermoToday Aurelio Puleo, il primario del pronto soccorso - si è trovato a dover fronteggiare questa situazione, decidendo per una questione di priorità clinica di mandare il ragazzo con la colecistite nuovamente al pronto soccorso. Ma sarebbe stato lì per poco, il tempo di liberare un'altra sala operatoria. Questa comunicazione ha scatenato l'ira del padre del paziente, che ha colpito il medico e poi si è scagliato anche sull'infermiere. La congestione degli ospedali può essere considerata solo una concausa del malessere generale, ma ormai è un problema sociale".

Parenti violenti, in Sicilia è emergenza

Ma come dicevamo quello avvenuto a Villa Sofia è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. È di ieri mattina la notizia di una brutale aggressione avvenuta all’Ospedale dei Bambini di Palermo, dove un giovane di 30 anni si è scagliato contro i dottori dopo la morte del figlio, venuto alla luce di appena 30 settimane  e con una grave patologie. Il padre, un giovane del quartiere Zen, ha prima iniziato a discutere con i medici e poi è passato alla violenza fisica, accanendosi in particolare contro uno di loro mandandolo al pronto soccorso con un trauma cranico.

Partinico, infermiera spinta a terra e trascinata per i capelli

Lo scorso 4 aprile, a Partinico (Palermo), l’ennesima aggressione, questa volta ai danni di una infermiera dipendente della Asp Carini: la donna è stata colpita violentemente con calci e pugni da un utente al quale stava fornendo delle informazioni. E sempre a Partinico a fine marzo una infermiera è stata picchiata da un giovane di 22 anni che si era recato in pronto soccorso per una sindrome influenzale. La sua colpa? Quella di essersi presa cura di un paziente arrivato in ospedale in condizioni molto più gravi:ill 22enne, spazientito dall'attesa (peraltro breve) ha minacciato e poi colpito con due calci al petto l'infermiera che si era recata dall'altro paziente per confortarlo ed assisterlo.

"Meglio disoccupati che lavorare in pronto soccorso": il paradosso siciliano

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parenti violenti, medici nel mirino in Sicilia: terzo caso in pochi giorni

Today è in caricamento