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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bulgaria, migrante ucciso dalla polizia al confine con la Turchia

E' la prima volta che si spara contro chi tenta di superare le frontiere. La vittima, di nazionalità afgana, faceva parte di un gruppo di 54 migranti intercettato da una pattuglia delle guardie bulgare

Un migrante afgano è stato ucciso dalle guardie di frontiera bulgare ieri sera mentre tentava di entrare illegalmente dalla Turchia. L'ha annunciato il ministero dell'Interno bulgaro.

Si tratta del primo caso conosciuto di sparatoria mortale delle forze dell'ordine con obiettivo un migrante il quale cerchi di entrare in Europa. La vittima faceva parte di un gruppo di 54 migranti intercettato alle 21 da una pattuglia sulla strada presso la città di Sredets, sudest del paese, nelle vicinanze della frontiera bulgaro-turca, ha annunciato Georgi Kostov, alto responsabile del ministero dell'Interno.

I migranti "non hanno obbedito" all'ordine di fermarsi alla pattuglia della polizia, ha precisato il funzionario.

"Nessun migrante - ha detto ancora - era armato, ma comunque hanno fatto resistenza". La pattuglia, secondo le deposizioni delle guardie bulgare, avrebbe sparato in aria senza intenzione di ferire, ma uno dei migranti sarebbe stato colpito dalla ricaduta di un proiettile e poi è morto mentre lo trasportavano all'ospedale.

Il dramma dei migranti in Ungheria | Foto Infophoto

Il portavoce dell'Alto commissario Onu per i rifugiati (Unhcr) in Bulgaria, Boris Cheshirkov, ha qualificato l'incidente come "estremamente deprecabile". Ha inoltre condannato la politica di respingimenti attraverso barriere poliziesche dei migranti. Il primo ministro Boiko Borisov, dal canto suo, ha lasciato ieri sera d'urgenza il summit di Bruxelles sulle migrazioni. Il presidente del Consiglio europeo Donal Tusk ha dichiarato di essere stato informato dell'incidente da Borisov prima della sua partenza.

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