rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
migranti

Profughi, il modello della Toscana: accoglienza e lavori di pubblica utilità

A livello regionale si sta pensando "a interventi in campo ambientale, in particolare nel settore della messa in sicurezza del territorio" spiega l'assessore alla presidenza Bugli. Entro fine estate 6mila e 500 saranno i migranti accolti

Mentre il tema immigrazione impazza nei talk show estivi- e si urla, si accusa- e nell’agenda politica di un Paese condannato a un'eterna campagna elettorale; mentre si continua a morire nel Mediterraneo perché spesso si scappa da fame e tagliagole, mentre l’Ungheria se ne frega e torna al filo spinato in stile URSS e mentre l’Europa del nord se ne frega di quel filo spinato e di quei morti annegati, Enrico Rossi e la Toscana imboccano una strada alternativa: “Il nuovo obiettivo è adesso fare in modo che i profughi possano essere coinvolti in lavori di pubblica utilità”.

È questo quanto emerge dalla comunicazione che l'assessore alla presidenza, Vittorio Bugli, ha portato in giunta regionale dopo la pausa estiva: "Si sta pensando a interventi in campo ambientale, in particolare nel settore della messa in sicurezza del territorio. Su questo il presidente Enrico Rossi ha in programma incontri già questa settimana, per discutere su progetti specifici". 

5400 PROFUGHI IN 370 STRUTTURE - Dopo il modello dell’accoglienza diffusa, piccoli gruppi dislocati nel territorio regionale, la fase due dell’accoglienza potrebbe passare dal lavoro come leva per l’integrazione. Anche perché, sottolinea Bugli, il modello per cui si sta battendo il governatore - prefetti, sindaci, forze dell’ordine e governatori "si ficchino in testa l’accoglienza diffusa", ha detto Rossi giusto qualche giorno fa - "tiene" assicura l’assessore. La Toscana, infatti, "è attrezzata per affrontare gli arrivi di profughi previsti in questi mesi". Un dato "che emerge dai numeri": 5.400 profughi, dati di una settimana fa, attualmente ospitati in 370 strutture, principalmente appartamenti privati e altre strutture messe a disposizione da aziende sanitarie, da amministrazioni comunali e anche dalla Chiesa.

"Con quest'ultima, tra l'altro, sta procedendo l'interlocuzione per individuare nuovi possibili strutture" spiegano dalla Regione. Il modello toscano, spiega Bugli, "sta nel rapporto tra le due cifre: la media è di circa 14 persone ospitate per struttura. È con questa dispersione sul territorio che si può gestire al meglio il problema dell'accoglienza, con soluzioni dignitose che rispondano a un'esigenza di solidarietà ma che allo stesso tempo non gravino sulle casse regionali ed evitino le speculazioni che si sono registrate in altre regioni". 

A FINE ESTATE IN TOSCANA 6500 PROFUGHI – In questa logica, tra agosto e settembre, mese oltre il quale l’Ente stima che il flusso degli arrivi debba drasticamente ridursi, dovrebbero ancora arrivare in Toscana mile e 400 migranti. Così, complessivamente, prima dell'arrivo della cattiva stagione che ridimensionerà gli arrivi via mare, il numero si attesterà "sui 6500" profughi accolti. "Si parla insomma - sottolinea l’assessore - di un profugo da accogliere ogni 600 abitanti della Toscana: questo è l'ordine del problema, assolutamente sostenibile, soprattutto se alla gestione dell'accoglienza parteciperanno anche le amministrazioni comunali che fino a questo momento non hanno individuato strutture idonee".  (da FirenzeToday)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Profughi, il modello della Toscana: accoglienza e lavori di pubblica utilità

Today è in caricamento