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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Benevento

Truffa nella gestione di centri per migranti: 5 arresti e 36 indagati a Benevento

Tra gli arrestati un funzionario pubblico, un impiegato del Ministero della Giustizia e un appartenente alle forze dell'ordine. Intanto il ministro dell'interno Salvini conferma la linea dura: "Tagliamo questo business"

Polizia e Carabinieri in queste ore stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Benevento nei confronti di cinque persone tra cui un funzionario pubblico, un impiegato del Ministero della Giustizia e un appartenente alle forze dell'ordine, accusati di truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode in pubbliche forniture, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio.

L'indagine, partita nel novembre 2015 e coordinata dalla Procura di Benevento, ha avuto origine da un esposto e ha fatto luce su una serie di gravi comportamenti illeciti riguardanti la gestione dei centri di accoglienza per migranti della Provincia di Benevento. Nello stesso procedimento sono indagate altre 36 persone.

Ció che è emerso per i pm era  un “sistema criminale” che faceva affari sulle assegnazioni pilotate dei migranti, sul sovraffollamento dei centri, sulla falsa attestazione di presenze degli ospiti, con la connivenza di alcuni pubblici dipendenti. 

"Voglio tagliare un po' di soldi a gente che si sta arricchendo su questo business" ha affermato proprio oggi il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ospite ad 'Agorà' su Rai3. "Farò rispettare le regole, senza regole c'è il caos.

"Salvini è diventato l'uomo nero. L'immigrazione fuori controllo porta allo scontro sociale, porta danni, agli immigrati e agli italiani"

Salvini: "O Europa cambia o ridiscutiamo finanziamento"

"Sulla difesa dei confini, in Europa, sulla carta siamo tutti d'accordo. O cambiano le regole, oppure diciamo no. Sappiamo di avere ragione. Vediamo se, dalle parole, si passerà ai fatti. Spagna e Malta accolgono molto meno di quello che dovrebbero. L'Europa finora si è girata dall'altra parte, perché tanto c'era l'Italia dove portare i naufraghi". Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ospite ad "Agorà" su Raitre.

"Il nostro progetto è di allestire dei punti di raccolta e di identificazione in nord Africa, prima delle partenze degli scafisti, in maniera che si sappia da prima chi ha il diritto di partire. Sulla revisione del regolamento di Dublino sono fiducioso. Ogni anno l'Italia dà 6 miliardi all'Europa e, in cambio, ci mettono le dita negli occhi. Allora o si cambia o non vorremmo essere costretti a ridiscutere anche questo finanziamento".

"I rifugiati veri sono 7 su 100 ha detto ancora Salvini - Andremo a rivedere la protezione umanitaria, il 30 per cento del totale: occorrono criteri oggettivi"

"Il premier Giuseppe Conte andrà a Bruxelles con una proposta utile a difendere i confini e la sicurezza e i diritti dei rifugiati veri: o cambiano queste regole e l'Italia c'è oppure diciamo no"

Salvini conferma il censimento dei campi nomadi

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha inoltre confermato il proposito di voler censire rom e sinti che vivono nei campi nomadi. "Chiedere a chi vive nei campi rom, nome e cognome, indirizzo, codice fiscale, carta di identità, quanti figli ha e quante tassa paga è normale o no?

"Noi siamo censiti, perché non dovrebbe esserlo chi vive da nomade? Se non mandi i figli a scuola, io i figli te li tolgo, perché la legge dice questo. Non è che se tu sei un rom ti puoi permettere di far vivere i tuoi figli nella schifezza. Il mio obiettivo - argomenta Salvini - è chiudere i campi rom, chi non ha lavoro né diritto di restare qui, se ne va da un'altra parte".

"Nei campi nomadi deve valere la legge. So bene che la questione dei campi riguarda solo un quarto dei rom che vivono in Italia. Fossero tutti musicisti, farmacisti o maestri non avrei nulla da obiettare. Ieri a Lamezia Terme sono stati arrestati 35, oggi ne sono stati arrestati 28 a Monza e in Brianza. Viva i rom musicisti e farmacisti, purtroppo ce ne sono altri che sono delinquenti e educano i figli a rapinare e rubare".

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