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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, a Parigi "piena intesa" tra Italia, Francia e Germania: "Restrizioni alle Ong"

È durato più di due ore il vertice a Parigi dei ministri degli Interni di Italia, Francia e Germania per discutere la questione migranti in vista della riunione informale dei ministri degli Interni dell'Ue di giovedì 6 luglio a Tallin

"Piena intesa": è durato più di due ore il vertice a Parigi dei ministri degli Interni di Italia, Francia e Germania per discutere la questione migranti in vista della riunione informale dei ministri degli Interni dell'Ue di giovedì 6 luglio a Tallin, in Estonia. All'incontro di Parigi, il ministro degli Interni francese Gérard Collomb, il collega italiano Marco Minniti, il tedesco Thomas de Maiziere e anche il commissario europeo alle Migrazioni, Dimitris Avramopoulos. "L'idea è quella di avere un approccio coordinato e concertato sui flussi migratori nel Mediterraneo centrale" e di "vedere come sia possibile aiutare al meglio gli italiani", riferiscono fonti francesi vicine al dossier.

Tra i punti qualificanti la regolamentazione delle azioni e dei finanziamenti delle Ong e più fondi per consentire alla Libia il controllo delle coste, implementando una sorta di esternalizzazione delle frontiere europee nel Paese africano. E poi un rilancio del piano di ricollocamento, riscrivendone i termini per permettere di sbarcare i migranti in altri Paesi.

Ci saranno (o almeno, si spera di convincere l'Europa) regole più stringenti per le Ong straniere, un ruolo più forte della Guardia costiera, impegni sulla ricollocazione dei migranti. Molti paesi europei chiedono però di distinguere bene tra migranti economici e rifugiati, visto che solo questi ultimi hanno realmente diritto a una protezione.

SBARCHI, NUOVE REGOLE

L'ingresso in acque libiche potrebbe essere vietato alle Ong, così come spegnere il trasponder di bordo per la localizzazione e fare segnali luminosi; e la "regia" delle operazioni dovrebbe essere riportata in maniera più definita sotto l'ombrello della Guardia Costiera. Il protocollo sulle Ong potrebbe spingersi a bloccare l'accesso in porto a chi non è in regola. 

RELOCATION DEI MIGRANTI

Un alto punto importantissimo è quello della distribuzione dei migranti. L'Italia chiede all'Europa impegni certi e alcune modifiche. Con le regole oggi in vigore accedono alla relocation solo i richiedenti asilo di nazionalità con un tasso medio di riconoscimento pari o superiore al 75%. Una soglia troppo alta che andrà ridiscussa

PARTENZE DALLA LIBIA

L'Europa, però, è solo uno dei teatri di azione. "La partita fondamentale - ha dichiarato Minniti - si gioca in Libia", "paese di transito" da cui è arrivato "nei primi cinque mesi di quest'anno il 97% dei migranti". Lì serve "un governo stabile e stiamo lavorando per farlo". Un'informativa alla Camera sull'emergenza migranti è in programma per mercoledì.

MERKEL E MACRON

Il nostro Paese ha avuto dall'inizio dell'anno più di 83.000 arrivi di migranti, con un incremento di oltre il 19% rispetto allo stesso periodo nel 2016, per la maggior parte dalla Libia. Giovedi a Berlino, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron hanno entrambi espresso la volontà di supportare al meglio l'Italia. Macron, tuttavia, ha osservato che "oltre l'80% del fenomeno migratorio" che interessa l'Italia è rappresentato da "migranti economici", che non hanno diritto ad asilo politico.

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