Migranti, in 87 soccorsi al largo di Lampedusa
La notizia giunta dalle autorità maltesi: senza le navi delle Ong a pattugliare le zone di ricerca e soccorso il Mediterraneo Centrale è diventato una sorta di buco nero anche per le informazioni
Un barcone di legno con 87 migranti a bordo è stato soccorso dalle autorità maltesi al largo di Lampedusa. Sono le stesse autorità de La Valletta a a darne notizia dopo oltre 24 ore di rimpallo di responsabilità con la capitaneria di porto di Roma.
La richiesta a Malta era giunta da Roma la sera del 4 marzo scorso dopo che una nave italiana che operava sotto l'egida di FRONTEX nelle vicinanze del barcone non è stata in grado di fornire assistenza ufficialmente per "disguidi tecnici".
A seguito di una notifica riguardante una barca di legno con 87 migranti a bordo la sera del 4 marzo da MRCC Roma, le Forze armate di Malta hanno localizzato la barca di legno a circa 30 miglia a sud di Lampedusa.
Un pattugliatore P52 delle forze armate di Malta ha poi tratto in salvo in migranti nella notte del 5 marzo 2019.
Tutto bene quel che finisce bene, ma restano alcuni interrogativi sulla reale situazione migratoria nel Canale di Sicilia. Senza le navi delle Ong a pattugliare le zone di ricerca e soccorso del Mediterraneo Centrale ogni informazione passa dalle autorità italiane che, almeno in questo caso, non hanno dato notizie di questo evento.
Mare in bonaccia e tornano i barconi
Aggiornamento 7 marzo: Una barca di 8 metri, con 40 subshariani a bordo, è stata intercettata a tre miglia e mezzo circa dalla costa di Lampedusa, dalla motovedetta dei carabinieri. In soccorso della "carretta del mare" anche una motovedetta della Guardia costiera. Erano settimane che non si registravano sbarchi.
Tutti i 40 migranti, fra cui 2 minori e 6 donne, sono stati portati al porto prima e all'hotspot di contrada Imbriacola dopo. Ieri, i carabinieri avevano bloccato un'altra imbarcazione di neanche 6 metri con a bordo 8 tunisini.