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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, si apre nuovo caso Ong mentre Merkel chiama Conte e straccia la bozza Ue

Una nave della Ong LifeLine ha soccorso centinaia di migranti al largo della Libia, innescando la reazione di Salvini. Toninelli su Facebook: "L'imbarcazione verrà sequestrata"

Il dibattito sui migranti si fa sempre più acceso. Dopo il caso della nave Aquarius, respinta da Salvini e costretta ad andare in Spagna, una nuova imbarcazione riaccende la miccia sul tema immigrazione e accoglienza. Una nave della Ong LifeLine ha soccorso centinaia di migranti a bordo di un gommone che si trovava in acque libiche, chiedendo aiuto alla Guardia costiera italiana o a qualche nave mercantile. Ma anche questa nave rischia di 'vivere' lo stesso destino dell'Aquarius, come confermato dalle parole del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, e da quelle del ministro dell'Interno Salvini. Il succo del discorso è semplice: “La Ong sta agendo fuori dalle regole e la nave non verrà accolta in Italia”, anche se secondo gli ultimi sviluppi, confermati dallo stesso Toninelli, la nave potrebbe essere sequestrata e trasportata nel nostro Paese con i migranti a bordo.  Intanto il premier Conte fa sapere che la bozza del testo diffuso dall'Unione Europea verrà accantonata.

Toninelli: “LifeLine agisce fuori dal diritto internazionale”

Il primo ad intervenire sull'operato della LifeLine è stato Toninelli, con un lungo post su Facebook: “È notizia di queste ore che la nave Ong Lifeline sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale. Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l’incolumità degli stessi naufraghi e dell’equipaggio. Non stanno collaborando con la guardia costiera Libica che, dalle prime informazioni acquisite, stava intervenendo per salvare i migranti e riportarli su suolo libico. Operazione di sua stretta competenza, trattandosi di eventi accaduti in mare libico. Non abbiamo nulla contro le Ong ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità. Soprattutto quando si parla di vite umane”.

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“A ciò va aggiunto – prosegue – che ad oggi non abbiamo ancora riscontri sull’effettiva appartenenza all’Olanda della nave Ong Lifeline, come anche della Seefuchs, che pure batte bandiera dei Paesi Bassi. Per questi motivi sono costretto a chiedere alla Guardia Costiera italiana di avviare un’indagine di bandiera per verificare l’effettiva corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l’appartenenza a quella stessa nazionalità. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi, ma di certo vi anticipo che il diritto del mare non permette la navigazione a navi non regolari”. 

"La nave verrà sequestrata"

Nel pomeriggio sempre Toninelli ha annunciato in una diretta Facebook che la nave della Ong LifeLine verrà sequestrata e portata in Italia, visto che l'Olanda ha dichirato che l'imbarcazione batte la sua bandiera illegalmente: ""Il governo olandese - ha detto il ministro - ha appena dichiarato che la nave Ong batte illegalmente bandiera olandese; E' una nave di fatto apolide che non dovrebbe navigare in acque internazionali e in particolare nel Mare Libico. Questo mi ha obbligato a far partire indagine di bandiera da parte della Guardia costiera".

"Quello che Faremo ora è: salvare ancora vite umane che si trovano sulla Lifeline, e sequestreremo la Lifeline e la portremo nei porti italiani per svolgere le indagini. Faremo stessa cosa per l'altra nave Ong Seafuchs" 

"Queste navi Ong - ha proseguito Toninelli - stanno incentivando e incoraggiando la partenza dei barconi della morte.
Non avendo equipaggi tecnicamente preparati stanno mettendo a rischio la loro vita e quella dei migranti".

Salvini: “Ennesima violazione”

A stretto raggio è arrivato anche il commento di Matteo Salvini. Il leader leghista, come accaduto per l'Aquarius, ha chiuso le porte (o più che altro i porti) alla nave della LifeLine: “Sono arrabbiato, sorrido, porto pazienza, ma sono stufo di essere preso in giro" nel Mediterraneo c'è la Ong LifeLine, con bandiera olandese, che di forza ha caricato a bordo 224 clandestini in acque di competenza libica, nel mare tra Libia e Tunisia".

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"La nostra guardia costiera – continua il ministro dell'Interno su Facebook - ha scritto dicendogli 'non muovetevi, ci pensano i libici', stesso messaggio arrivato dai libici e cosa hanno fatto questi disgraziati? Sono forzosamente intervenuti per caricare il quantitativo di carne umana, mettendo a rischio le vite dei migranti". "Io ho il dubbio che lo fanno per interesse e non perché sono buoni".

"La generosità a parole e a chiacchiere non ci serve, il premier Conte ha il mandato ad andare in Europa per ricontrattare le regole che ci stanno danneggiando".

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Di Maio: “La legalità prima di tutto”

Sempre su Facebook, anche l'altro vicepremier, il leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio, si è complimentato con il ministro Toninelli: “La legalità prima di tutto! Avviata l'indagine di bandiera sulla nave Ong Lifeline, che non sta collaborando con la Guardia Costiera Libica, per verificare la corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l'appartenenza a quella stessa nazionalità. Grazie ministro Danilo Toninelli!". 

Conte: “Bozza Ue accantonata”

Mentre il destino della nave della LifeLine sembra sempre più simile a quello dell'Aquarius, il premier Giuseppe Conte ha ufficializzato la sua presenza al vertice sui migranti domenica a Bruxelles che anticiperà il Consiglio europeo del 27 e 28 giugno, chiarendo che la bozza dell'Ue verrà accantonata e sarà soltanto lo spunto per avviare il dibattito sull'immigrazione: “Ho appena ricevuto una telefonata dalla Cancelliera Angela Merkel, preoccupata della possibilità che io potessi non partecipare al pre vertice di domenica a Bruxelles sul tema immigrazione. Le ho confermato che per me sarebbe stato inaccettabile partecipare a questo vertice con un testo già preconfezionato. La Cancelliera ha chiarito che c'è stato un 'misunderstanding': la bozza di testo diffusa ieri verrà accantonata". 

“Domenica – conclude il presidente del Consiglio su Facebook - al centro della discussione sull'immigrazione ci sarà la proposta italiana e se ne discuterà insieme alle proposte degli altri Paesi. L'incontro non si concluderà con un testo scritto, ma solo con un summary delle questioni affrontate e sulle quali continueremo a discutere al consiglio europeo della prossima settimana". 

Avramopoulos dà ragione all'Italia

Nel frattempo si è espresso anche il commissario europeo alle Migrazioni e agli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos, che ha 'spezzato una lancia' a favore dell'Italia: "Proteggere i nostri confini significa anche intervenire in mare. Quando si parla di ricerche e salvataggi, l'Italia si è a lungo fatta carico di una responsabilità nettamente superiore rispetto ai suoi vicini. Hanno ragione a chiedere un cambiamento". Sono le parole del commissario europeo alle Migrazioni e agli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos. "Le norme internazionali non sono chiare, c'è un rimpallo di responsabilità e a soffrire sono le persone. Non è giusto".

Paesi Bassi: "La Seefuchs e la LifeLine non sono olandesi"

"I Paesi Bassi non possono dare istruzioni alla Seefuchs e la Lifeline. L'Italia è al corrente". Lo afferma la rappresentanza dei Paesi Bassi all'Ue in una serie di tweet relativa alla vicenda che coinvolge le navi Seefuchs e Lifeline.

"L'Italia nega alle navi di Ong straniere l'accesso ai porti italiani. Ora chiede ai Paesi Bassi di dare istruzioni a navi che battono bandiera dei Paesi Bassi e che sono operative al largo della Libia. La Seefuchs e la Lifeline non stanno navigando sotto bandiera dei Paesi Bassi secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. Queste navi appartengono a Ogn tedesche e non sono inserite nel registro delle navi olandesi, quindi i Paesi Bassi non sono in grado di dare istruzioni a queste imbarcazioni. L'Italia è al corrente della posizione olandese", si legge in una serie di messaggi.

"Condividiamo in maniera esplicita le preoccupazioni dell'Italia -è il contenuto di un altro tweet- in relazione al continuo flusso di migranti irregoleri che attraverso il Mediterraneo, agli effetti collaterali indesiderati delle operazioni di soccorso e alla precaria posizione dell'Italia come primo paese di arrivo. La solidarietà è necessaria".

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