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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Italia

Anche l'Italia accoglierà i migranti sbarcati a Malta. Ira di Salvini: "Vertice straordinario"

I 49 migranti che si trovavano a bordo delle navi delle due Ong Sea Watch e Sea Eye sono sbarcati a Malta. Ira di Salvini sull'accordo stretto dal Governo con l'Europa: "In passato i patti di ricollocamento dall'Italia non sono stati rispettati dagli Stati Ue". Di Stefano (M5s): "Politica migratoria è materia di competenza del Governo, non del singolo ministro"

La notizia dello sbarco e del ricollocamento in 8 paesi europei tra cui l'Italia dei 49 migranti di Sea Watch e Sea Eye (più altri 200 salvati nei giorni precedenti) porta allo scoperto tutte le tensioni del governo sul tema dell'immigrazione.

++ Salvini chiede un chiarimento di Governo. Vertice straordinario a palazzo Chigi ++

"Questa sera a Conte ribadirò che aspettiamo ancora che alcuni Paesi europei che avevano promesso di farlo accolgano migliaia di immigrati sbarcati in Italia. Non si capisce perchè altri se ne fregano e noi dobbiamo correre". 

Lo dice il vicepremier Matteo Salvini, in conferenza stampa da Varsavia dove ha ribadito: "in Italia e in Europa si arriva con le organizzazioni e le Ong serie e perbene, in aereo e con i documenti".

Nel frattempo in tv il sottosegretario agli Esteri del M5s Manlio Di Stefano intervistato a 'Otto e mezzo' su La7 spiega: "Il presidente del Consiglio è Giuseppe Conte e la politica migratoria è materia di competenza del governo, non di un singolo ministro.

"Dal primo giorno, Conte ha detto che avremmo preso donne e bambini, gli individui più in difficoltà. Penso sia molto importante aver raggiunto l'obiettivo di farli sbarcare".

Sbarcati in 49 da Sea Watch e Sea Eye

L'accordo tra Europa e Malta prevede che anche il nostro Paese partecipi alla redistribuzione dei migranti che si trovano sulla piccola isola, testa di ponte dell'Europa nel Mediterraneo. Per stemperare la tensione deve intervenire il sottosegretario Giorgetti e numero due della Lega per ribadire che il governo non sia a rischio, spiegando tuttavia che la vicenda non è chiusa. Poco prima Salvini aveva attaccato duramente l'Europa in diretta dalla Polonia dove si trova per incontrare il capo del partito al governo polacco Jaroslaw Kaczynski per i colloqui sulla formazione di una nuova maggioranza anti-UE nel prossimo Parlamento europeo. Salvini accusa anche i paesi europei di non aver rispettato l'impegno a rispettare le quote di ricollocamento in seguito all'ultimo maxi sbarco di Pozzallo avvenuto il 16 luglio scorso.

Migranti, ultime notizie

++ Sono sbarcati a Malta i 49 migranti da giorni in mare a bordo delle navi delle Ong Sea watch e Sea Eye. Lo sbarco è avvenuto dopo l'accordo a livello europeo sulla redistribuzione dei migranti fra otto Paesi. ++ 

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Dopo 20 giorni si è quindi sbloccato l'empasse che costringeva in mare aperto i 49 migranti soccorsi nel Mediterraneo in attesa di un porto sicuro, proprio mentre tra i profili social della maggioranza di governo impazza l'hastag #salvininonmollare. I 49 migranti a bordo delle navi delle due Ong Sea Watch e Sea Eye potranno sbarcare a Malta: 8 stati membri dell'Ue hanno accettato "di accoglierli tutti". Ad annunciarlo è stato il premier maltese Joseph Muscat, precisando che gli otto paesi sono Germania, Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e Italia.

Migranti, l'esultanza a bordo della Sea Watch

Il premier maltese ha aggiunto che i 249 migranti che Malta ha soccorso alla fine di dicembre, 131 verranno ricollocati in altri paesi Ue e 44, provenienti dal Bangladesh, verranno rimpatriati.

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L'Italia dovrebbe accogliere una ventina, forse una trentina, dei migranti che Malta ha fatto sbarcare tra oggi e la fine di dicembre, circa 300. Di questi, 44 bengalesi del Bangladesh verranno rimpatriati. A quanto si apprende, dei rimanenti, 60 andranno in Germania, 60 in Francia, 5 in Romania, 6 in Olanda, 6 in Lussemburgo, 6 in Portogallo.

Migranti in Italia: quanti saranno accolti

Per l'Italia, il numero esatto si saprà solo dopo le operazioni di sbarco, dato che il nostro Paese dovrebbe accogliere donne, bambini e, probabilmente, i relativi familiari; un conto approssimativo porta il computo a circa trenta persone, considerando che una parte rimarrà a Malta, il più piccolo Stato dell'Ue. In ogni caso, sarà un numero a doppia cifra. L'Italia è l'unico Paese, tra quelli che partecipano alla relocation volontaria, a non avere indicato il numero di migranti che è disposta ad accogliere.

Il commissiario europeo alle Migrazioni Dimitris Avramopoulos ringraziando Malta per l'impegno spiega: "Siamo decisi a continuare a ridurre i flussi migratori irregolari verso l'Europa, ma l'Unione europea non può continuare a fare affidamento su soluzioni non organizzate e ad hoc per quanto riguarda lo sbarco dei migranti in arrivo."

Ue: "Servono accordi temporanei per sbarchi"

"Le Ong devono rispettare le regole" spiega Avramopoulos al termine del collegio dei commissari ipotizzando nuovi accordi per gestire gli sbarchi.

"L'Ue non può continuare a basarsi su soluzioni ad hoc sugli sbarchi. Malgrado il forte calo degli arrivi di migranti via mare, dobbiamo essere onesti e preparati al fatto che alcuni migranti arriveranno via nave e servono meccanismi prevedibili per gestirli"

"La Commissione è pronta a lavorare con gli Stati membri per creare degli accordi temporanei, che fungeranno da ponte finché il nuovo regolamento di Dublino diverrà applicabile. È tempo di finalizzare la riforma delle regole del sistema europeo di asilo", conclude Avramopoulos.

Migranti, la reazione di Salvini

"Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in Italia" spiega il ministro dell'Interno Matteo Salvini che accusa anche i paesi europei di non aver rispettato l'impegno a rispettare le quote di ricollocamento in seguito all'ultimo maxi sbarco di Pozzallo avvenuto il 16 luglio scorso.

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"Mentre col premier e col ministro dell'Interno polacco parliamo di protezione delle frontiere esterne dell'Europa e di sicurezza, leggo che a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong".

"Continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell'Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano", conclude Salvini.

Giorgetti: "Governo a rischio? Non credo"

"Non penso che il governo sia a rischio" ha detto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti aggiungendo tuttavia che "non penso neanche che si possa considerare risolta la vicenda".

"Non vorrei, come giustamente ha ribadito più volte Salvini, che questo cedimento a chi traffica esseri umani possa aprire la strada a molte altre vittime del Mediterraneo". 

Migranti, ultime notizie: Ong rigranzia Orlando e De Magistris

L'ong Sea Watch ringrazia quanti hanno sostenuto e si sono attivati per sollecitare lo sbarco: "In questi giorni difficili abbiamo sentito forte il sostegno della società civile".

Una menzione particolare è stata riservata ai sindaci di Palermo e Napoli Leoluca Orlando e Luigi De Magistris, che nell'ultima settimana avevano ipotizzato azioni di disobbedienza civile contro il decreto Salvini. 

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"Siamo contenti che si sia riusciti ad arrivare a una soluzione Europea, anche se questo ha preso molto tempo e dimostra come sia necessario organizzarsi per avere una soluzione di redistributiva immediata. Non è possibile che lo scarico sia condizionale al raggiungimento di un accordo tra Stati membri" spiega Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch.

"Ci rendiamo conto dello sforzo di Malta che non può farsi carico degli sbarchi di tutte le navi soccorse anche al di fuori della propria area SAR. Crediamo -conclude Linardi- che sia responsabilità degli stati membri trovare un accordo sulla redistribuzione, ma non è possibile aspettare 20 giorni per uno sbarco perché non riescono ad accordarsi"

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"Sea watch ci tiene tantissimo a ringraziare tutta la società civile che si è mossa in questi giorni e ha dimostrato una grande solidarietà. Vogliamo ringraziare le organizzazioni di United4Med che ci hanno dato il loro supporto, vogliamo ringraziare tutte le persone che si sono rese disponibili su ogni livello, dai porti al cibo. Per noi significa tantissimo perché dimostra che c'è un'Europa diversa. Siamo contenti di poter finalmente liberare le persone che sono imprigionate da quasi 20 giorni a bordo".

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