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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Catania

Migranti, in 900 verso la Sicilia su una nave che il Governo non può fermare

La nave Aquarius della Ong Sos Mediterranée e i sui 629 migranti a cui l'Italia ha negato lo sbarco "ha rubato la scena", ma c'è un'altra nave nel Mediterraneo che si sta dirigendo verso Catania. Altri 53 sono sbarcati sulla spiaggia di Calamosche a Noto

C'è una nave nel Mediterraneo su cui - colpevolmente - in questi giorni si è tenuto un certo silenzio: la vicenda della nave Aquarius della Ong Sos Mediterranée e dei sui 629 migranti a cui l'Italia ha negato lo sbarco "ha rubato la scena", finendo per diventare un caso internazionale, ma c'è un'altra nave cui il Governo non può negare l'attracco. 

Porti chiusi? Solo alle Ong

La nave 'Diciotti' della Guardia Costeria, si sta dirigendo verso la Sicilia con 937 migranti a bordo. I migranti sono stati soccorsi in sette diversi interventi di salvataggio in mare da unità di Eunavformed - la missione europea di contrasto al traffico illegale di esseri umani - e da alcune navi commerciali. A quanto apprende Catania Today a bordo ci sarebbero anche due cadaveri.

La nave Diciotti verso Catania

E poprio nella città etnea dovrebbe arrivare la nave della Guardia Costiera italiana. L'approdo della Diciotti era previsto per stasera, ma la nave, per il gran numero di persone a bordo e a causa delle non buone condizioni meteo, ha dovuto ridurre per precauzione la velocità di crociera e arriverà in porto solo mercoledì mattina.

A differenza della Aquarius, la Diciotti potrà sbarcare i suoi passeggeri come avviene normalmente in questi casi. Perché, come annunciato Domenica mattina dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, se i "porti chiusi" valgono solo per le Ong, la Diociotti è una nave italiana che il Governo non può "respingere". 

I veri porti chiusi? Quelli di Malta: nel 2017 23 migranti, erano 2.008 nel 2013

La decisione è inevitabile visto che i migranti, soccorsi tutti da mercantili di passaggio chiamati dalla sala operativa di Roma e da motovedette italiane, sono stati trasferiti a bordo della capiente nave della Guardia costiera italiana alla quale certamente il governo non può inibire l'approdo in un porto italiano.

Sbarco a Noto: in 53 arrivano sulla spiaggia di Calamosche

Nel frattempo 53 migranti pachistani e afghani sono sbarcati sulla spiaggia di Calamosche, a Noto, nel Siracusano: 31 uomini, 8 donne e 14 bambini che si trovavano a bordo di un'imbarcazione che dopo aver lasciato a terra i migranti ha ripreso il largo.

Come riferiscono i quotidiani siciliani i 53 sono stati intercettati stanotte dalle forze dell'ordine e trasferiti al porto commerciale di Augusta dove sono iniziate le procedure di identificazione.

La linea del Viminale: porti aperti solo alle navi militari

guardia costiera migranti sbarchi-2

"A me interessa che non ci siano associazioni di dubbia provenienza che prendano l’Italia per un campo profughi" aveva spiegato Salvini ribadendo che anche ad altre ong che operano nel Mediterraneo sarà vietato l’arrivo in porti italiani.

Nel frattempo è stato deciso che saranno navi italiani a portare a Valencia parte dei 629 migranti che si trovano a bordo dell'Aquarius.

"È stata una decisione presa stanotte nel vertice con il premier e le Capitanerie - spiega il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli a Radio Capital - Stamattina abbiamo mandato viveri, monitorato la situazione dei passeggeri per mettere in sicurezza le donne incinte ma hanno rifiutato".

"Nelle prossime ore è previsto un mare meno calmo e non si poteva far navigare l'Aquarius con 629 persone a bordo".

Roberto Fico: "L'Europa deve aiutare l'Italia"

"L'Europa deve aiutare l'Italia che, finora, ha affrontato da sola l'emergenza-sbarchi", Questa la posizione del presidente della Camera, Roberto Fico, sottolineando in un'intervista alla "Repubblica" che prima della 'sicurezza' viene la 'salvezza'. "È così e questo non lo dico io. Lo dice qualsiasi marina militare del mondo. Lo sa qualsiasi marinaio. Sono le norme. Quelle che tutti noi siamo tenuti a rispettare".

La nave Aquarius di Sos Mediterranée

Secondo il presidente della Camera, intervistato ieri a margine della visita alla baraccopoli di San Ferdinando (Rc), dove nei giorni scorsi è stato ucciso Soumayla Sacko, il M5S non si è appiattito sulle posizioni della Lega. "Io - risponde Fico - sono venuto qui per parlare di pace, per cercare soluzioni vere a problemi complessi. Non mi interessano le polarizzazioni, giocare a chi è buono e chi è cattivo".

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L'Italia non dovrebbe trattare ai tavoli europei l'aiuto di cui ha bisogno? "Sono certo che è quello che faremo. L'Italia è stata ed è un Paese accogliente per tradizione, ma è chiaro che ci deve essere solidarietà. Servono soluzioni collettive. L'intervento della Spagna oggi è un primo segnale di quella condivisione di cui si sente il bisogno in Europa. Il nostro Paese è un confine che va gestito insieme al resto dell'Unione", ha concluso Fico.

Aquarius, le ultime notizie

"Siamo a ventisette miglia a Nord Est di Malta, abbiamo ricevuto questa mattina dei rifornimenti da parte di una nave italiana e abbiamo anche ricevuto la conferma scritta dal MRCC di Roma che il nostro rapporto safety sarà a Valencia". Così Alessandro Porro, a bordo della nave Aquarius, questa mattina durante la trasmissione Agorà, il programma di Rai Tre. 

"Le condizioni meteo nei prossimi giorni vanno a deteriorarsi per cui non potremo affrontare questo trasporto con tutte le persone a bordo. La soluzione che è stata individuata da Roma è di affidare 500 dei nostri soccorsi alla nave Dattilo della Guardia Costiera e a una nave della Marina di cui non sappiamo ancora l'identificativo".

Medici senza Frontiere, che collabora con la ong Sos Mediterranee sulla Aquarius spiega come l’opzione migliore sarebbe quella di sbarcare al più presto le persone soccorse nel porto sicuro più vicino, a Malta o in Italia, e poi trasferirle in Spagna o in altri paesi sicuri per ulteriore assistenza.

"Per questo chiediamo agli Stati europei di facilitare lo sbarco immediato delle 629 persone che abbiamo a bordo. Una volta che le persone soccorse in mare saranno state sbarcate in un porto sicuro, i governi e le istituzioni europee dovranno individuare le migliori soluzioni condivise per supportare i paesi in prima linea come l’Italia, che devono gestire gli arrivi di rifugiati, richiedenti asilo e migranti.

"In questo momento MSF, SOS Mediterranee e il Capitano della nave Aquarius sono in attesa di ricevere il piano dell’MRCC - spiegano in un comunicato - valuteranno se la navigazione è sicura e accettabile".

Nel frattempo si mobilita anche la Corsica: il presidente dell'Assemblea dell'isola francese, l'indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto tramite un tweet di fornire all'Aquarius, con 629 migranti a bordo, l'accoglienza in uno dei porti dell'isola. 

Aquarius: il programma del trasferimento a Valencia

Nave Aquarius "attualmente si trova in acque internazionali tra la Sicilia e l'isola di Malta con 629 migranti a bordo. La nave, costantemente in contatto con il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo della Guardia Costiera di Roma (IMRCC), è monitorata dalle motovedette della Guardia Costiera con personale sanitario a bordo, pronto a fornire assistenza sanitaria in caso di necessità". Nella mattinata di oggi, dicono dalla Guardia Costiera, la nave Aquarius è stata rifornita di viveri e generi di prima necessità.

Nelle prossime ore, parte dei migranti a bordo saranno trasferiti sulla nave Dattilo della Guardia Costiera e su una nave della Marina Militare, "allo scopo di consentire il trasferimento delle tre unità verso le coste spagnole, nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo". Su nave Dattilo della Guardia Costiera sarà presente personale medico del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta e personale Unicef a supporto dei minori.

Il tempo di navigazione stimato è di 4 giorni. "Per garantire assistenza immediata in caso di emergenze di carattere sanitario durante il trasferimento, sono stati allertati -viene sottolineato- i Comandi territoriali della Guardia Costiera, nonché i Centri di coordinamento SAR dei Paesi nelle cui acque di responsabilità transiteranno le tre unità".

L'Onu: "Bloccare navi non dissuaderà migranti, Ue riveda Dublino"

Tenere in mare le persone soccorse non servirà a dissuadere altri migranti dalla traversata verso l'Europa" e non può essere una "risposta alle sfide migratorie": è quanto ha detto oggi il direttore generale dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), William Lacy Swing, commentando con favore la decisione della Spagna di accogliere gli oltre 600 migranti a bordo della nave Aquarius dopo la decisione dell'Italia di chiudere i propri porti.

"Tutti gli Stati membri dell'Unione europea a fare di più per sostenere gli Stati in prima linea e l'Unione europea a "riconsiderare una revisione del regolamento di Dublino, basata sulla proposta avanzata dall'europarlamento, per raggiungere un accordo in sede di Consiglio che garantisca solidarierà tra gli Stati membri nel pieno rispetto di quanto previsto dai Trattati".

"Fermare una o più navi nel Mar Mediterraneo non è la risposta alle sfide migratorie dell'Europa - ha concluso Lacy Swing - serve un approccio più globale per la gestione delle migrazione, che metta insieme opportunità per movimenti sicuri e ordinati, gestione umana dei confini e contrasto al traffico dei migranti".

Dove si trova la "Diciotti"

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