rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ragusa

Sbarcati a Pozzallo i 363 migranti soccorsi da Open Arms

Le procedure di sbarco saranno più lunghe a causa dei protocolli imposti dallo stato di emergenza per il coronavirus. Attualmente l'hot spot ragusano è vuoto perché i migranti degli sbarchi precedenti erano già stati ridistribuiti

La nave della organizzazione non governativa Open Arms è approdata nel porto di Pozzallo - scortata da motovedette della Guardia Costiera e Guardia di Finanza - per consentire lo sbarco delle 363 persone soccorse in cinque diverse operazioni nel Mediterraneo nei giorni scorsi.

Sulla nave è salito il medico di porto, Vincenzo Morello, coadiuvato da tre colleghi. Le procedure di sbarco saranno più lunghe a causa dei protocolli imposti dallo stato di emergenza per il coronavirus. Attualmente l'hot spot ragusano è vuoto perché i migranti degli sbarchi precedenti erano già stati ridistribuiti, come lo saranno presto questi 363.

La nave open arms era finita anche nelle pagine di cronaca politica perché proprio a causa di uno sbarco negato lo scorso agosto dall'allora ministro dell'interno Matteo Salvini, il leader della Lega rischia una terza imputazione a processo. 

Secondo quanto notificato ieri dal Tribunale dei ministri di Palermo nella richiesta di autorizzazione a procedereSalvini avrebbe ignorato l'emergenza sanitaria che si stava sviluppando a bordo della nave Open Arms ferma a poco meno di un chilometro dalle coste dell'isola di Lampedusa.

Il tutto mentre l'acuirsi della crisi libica vede moltiplicare le partenze dei migranti verso l'Italia, fin qui mantenute a livelli più che moderati. Secondo i dati dell'agenzia delle Nazioni Unite Unhcr a Gennaio sarebbero sbarcati in Italia il quadruplo dei migranti sbarcati nel gennaio 2019.
 

migranti arrivi italia-2

Intanto il governo giallorosso si muove per modificare il memorandum con la Libia. "La proposta italiana sarà sottoposta alle autorità libiche nelle prossime ore e contiamo di concludere rapidamente il negoziato" spiega la Vice ministra degli Esteri Marina Sereni.

"Naturalmente la strada maestra per gestire adeguatamente anche la lotta ai trafficanti di esseri umani è quella della stabilizzazione della Libia, e per questo l'Italia è in prima fila nell'azione politica per far cessare le ostilità."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sbarcati a Pozzallo i 363 migranti soccorsi da Open Arms

Today è in caricamento