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Sabato, 20 Aprile 2024
Expo 2015

Guerriglia a Milano, Renzi: "Quattro teppistelli non rovineranno Expo"

"La città come spirito di determinazione è più grande di quello che pensano", ha detto il premier al Tg2. Milano reagisce con orgoglio: molti residenti si sono dati appuntamento per ripulire le vetrine imbrattate dai manifestanti e le strade pieni di detriti

Non saranno certo i "quattro teppistelli" che hanno provocato gli incidenti di ieri a Milano a rovinare l'Expo, "non ci riusciranno". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi in una intervista al Tg2. 

"Quattro teppistelli figli di papà - ha sottolineato il premier - non riusciranno a rovinare l'Expo. Milano è molto più grande come spirito di determinazione di quello che questi signori pensano".

In mattinata, lo stesso premier aveva scritto su twitter ribadendo il concetto già espresso ieri nel suo discorso di inaugurazione dell'Esposizione. Un tweet di poche parole: "Oggi inizia il domani".

"Credo - ha aggiunto il premier al Tg2 - si debba dire grazie alle forze dell'ordine che hanno fatto un lavoro molto serio, hanno evitato le provocazioni. E bisogna dire grazie ai cittadini di Milano che subito dopo che era passato il corteo sono scesi per strada a ripulire". Quando gli è stato  chiesto se i manifestanti abbiano rovinato la festa, Renzi ha risposto: "Sicuramente hanno cercato di rovinarcela".

I MILANESI PULISCONO - Intanto Milano fa la conta dei danni e i residenti danno prova di grande orgoglio. Subito dopo la fine della manifestazione molti milanesi si sono messi a ripulire le vetrine imbrattate dai manifestanti e le strade pieni di detriti. E il Comune di Milano ringrazia con un post su Facebook: "Molti di voi ci stanno scrivendo come poter dare un aiuto, indice di quanto #‎Milano stia a cuore a tutti. Grazie. Il Comune ha predisposto e fatto partire un piano d'emergenza. E il sindaco Giuliano Pisapia (che chiederà i danni morali e materiali ai responsabili) ha lanciato un appello: "Milano risorge rispondendo 'no' alla violenza". Saremo uniti e forti e daremo un messaggio a tutto il mondo".

NO EXPO, UN POMERIGGIO DI VIOLENZA E DEVASTAZIONE
 

I REATI CONTESTATI - Per i violenti scontri a Milano in occasione dell'Expo, l'ipotesi di reato formulata dalla Procura è quella di "devastazione", che prevede pene fino a 15 anni di carcere. Undici gli agenti rimasti feriti in quello che è stato un pomeriggio che Milano ricorderà a lungo. Subito dopo gli scontri, sono state arrestate 5 persone in flagranza per resistenza, lesioni e altri reati.

Milano, scontri al corteo NoExpo - Foto Selene Cilluffo - Twitter

RISARCIMENTO AI RESIDENTI - Un fondo da 1,5 milioni di euro per risarcire i cittadini dei danni subiti dalle violenze scoppiate nella manifestazione "mayday no Expo". Lo ha annunciato il governatore della regione Lombardia Roberto Maroni al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunitosi in prefettura alla presenza anche del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del prefetto Francesco Paolo Tronca per fare il punto all'indomani della manifestazione. "Abbiamo istituito un fondo da 1,5 milioni per risarcire i cittadini perché non voglio che siano i cittadini a subire le conseguenze degli atti di questi delinquenti. Il fondo è stato istituito in accordo con il Comune che fornirà la valutazione dei danni", ha dichiarato Maroni.

LA VERSIONE DELLA POLIZIA - "L'Expo non si poteva macchiare di sangue, né dei manifestanti, né delle forze dell'ordine". Lo ha spiegato il prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia, al Gr Rai. E' questa la logica della strategia tenuta ieri sul campo dalle forze dell'ordine per contenere i manifestanti violenti: "E' evidente che chi tira una molotov deve essere arrestato, ma ieri abbiamo valutato che non valeva la pena intervenire e arrestare perché avremmo creato danni ancora più gravi - ha detto Pansa - il fatto che le forze dell'ordine abbiano atteso e lasciato che alcune azioni violente venissero compiute è una scelta fatta a monte". 

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