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Martedì, 23 Aprile 2024
Violenze polizia / Ferrara

In carcere tre dei quattro poliziotti che uccisero Aldrovandi

Lo ha stabilito il Tribunale di sorveglianza di Bologna. Tra le motivazioni la violazione dei protocolli di intervento e la mancanza di pentimento. La difesa aveva chiesto l'affidamento ai servizi sociali

Sei mesi di carcere come pena residuale. E' quanto dovranno scontare tre dei quattro poliziotti condannati per omicidio colposo nel giugno scorso dalla Cassazione per la morte del giovane Federico Aldrovandi.

La decisione è stata presa dal Tribunale di sorveglianza di Bologna in merito alla pena residua (3 anni sono stati 'indultati') che Paolo Forlani, Monica Segatto e Luca Pollastri devono ancora scontare. Fra le motivazioni, si legge, la violazione dei protocolli di intervento e la mancanza di pentimento.

Il quarto poliziotto condannato, Enzo Pontani, sarà giudicato a fine febbraio.

E così i tre agenti delle volanti intervenuti la notte del 25 settembre 2005 dovranno entrare in carcere per scontare la pena. Prima conseguenza: saranno sospesi dalla Polizia.

Tra le motivazioni spicca l'uso immotivato dello sfollagente nel fermo del 18enne Federico, che morì per le percosse subite dai quattro agenti. I protocolli per quel tipo di intervento, infatti, non prevedono l'uso di manganelli: i quattro, invece, non solo li usarono ma colpirono Federico con talmente tanta foga che li spezzarono contro il corpo del ragazzo.

Ad aggravare la posizione dei tre, il 'non pentimento'. Anzi, Forlani subito dopo la sentenza della Cassazione insultò pubblicamente la madre di Aldrovandi.

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