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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Firenze

"La morte di Duccio non è una fatalità": ora il Governatore Rossi vuole chiudere i campi rom

La svolta di Enrico Rossi dopo la tragica fine del 29enne fiorentino travolto durante un inseguimento tra famiglie rom. Il Governatore toscano della "sinistra-sinistra" sposa la linea degli amministratori sceriffi e rilancia i poliziotti di quartiere

"La fine di Duccio non è una mera fatalità". Lo dichiara il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dopo la morte di Duccio Dini, il giovane di 29 anni travolto domenica scorsa da una delle vetture coinvolte nell'inseguimento tra famiglie rom in via Canova a Firenze.

Come riporta Firenze Today il presidente della Regione prende una posizione netta: "I campi rom devono essere smantellati con soluzioni abitative alternative e deve essere favorita l'integrazione di chi è per bene".

Il governatore, anche alla luce dell'acceso presidio di ieri, ha precisato che non bisogna farsi sopraffare dalla sete di vendetta. "I criminali devono essere assicurati alla giustizia e devono pagare. Nessuna vendetta e nessuna discriminazione però è accettabile"

"La rabbia e la protesta dei cittadini, dei commercianti, delle famiglie, del quartiere e di chi conosceva il giovane che è morto mentre si recava a lavoro, nel centro della sua città, è comprensibile ma non può tradursi in vendetta. Esiste una grande questione, che dobbiamo affrontare immediatamente. Riguarda la sicurezza dei cittadini e la presenza dello Stato nel territorio".

La rabbia dopo la morte di Duccio: "Chiediamo giustizia per lui e la sua famiglia"

"È inaccettabile che una faida familiare, in una comunità dove si scontano precedenti per rissa, spaccio, sfruttamento della prostituzione, possa sfociare in una guerriglia urbana, che toglie la vita a un giovane", afferma il presidente Rossi.

Nomadi, la ricetta del governatore della Toscana

"I campi rom devono essere smantellati con soluzioni abitative alternative e deve essere favorita l'integrazione di chi è per bene". Lo spiega il Governatore Enrico Rossi. 

"I criminali devono essere assicurati alla giustizia e devono pagare. Nessuna vendetta e nessuna discriminazione però è accettabile. Qualche settimane fa a Follonica un italiano ha ucciso un commerciante e ferito una passante con modalità mafiose".

"La Toscana non è un'isola felice ed è attraversata da tutte le contraddizioni e i problemi del nostro paese e del nostro tempo. La via giusta è quella di perseguire la strada dell'accoglienza, dell'integrazione e del rispetto della legge - osserva Rossi - Aggiungere alla drammaticità dei problemi che viviamo l'odio razziale trasformerebbe la nostra regione in un far west, come abbiamo visto accadere, anche di recente, nella tragedia di Piazza Dalmazia del 2011".

"Per questo avevo avanzato la proposta di istituire i poliziotti di quartiere, per presidiare il territorio e assicurare il pieno controllo delle città da parte dello Stato. Una proposta che intendo rilanciare. Per questo penso che il tema della chiusura dei campi, individuando soluzioni alternative, debba vederci ancora più impegnati - conclude Rossi - Sono queste le iniziative nelle quali la Regione, assieme ai sindaci, deve intensificare il proprio lavoro".

Fico: "Rispettare le regole, rispettare la vita umana"

"La scomparsa di Duccio Dini è una tragedia che spezza il cuore: ai suoi genitori va tutta la mia vicinanza, con l'impegno che lo Stato deve prendersi ad assicurare alla giustizia i responsabili della sua morte".

Lo scrive su Facebook il presidente della Camera Roberto Fico, che aggiunge: "È successo tutto domenica mattina, quando durante un inseguimento fra due auto a folle velocità lo scooter su cui viaggiava è stato tamponato. Rispettare le regole, rispettare la vita umana. Questi sono due punti su cui non si può transigere, mai. Adesso è il momento del dolore e del lutto, ma deve anche ricordarci i principi cui essere sempre saldi per far sì che la nostra sia una comunità davvero compatta, coesa e solidale". 

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